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Francesco, il giovane trans che sogna la mastectomia

francesco cicconetti

Il giovane Francesco Cicconetti, dopo aver iniziato il percorso di transizione, vorrebbe sottoporsi all'intervento di mastectomia.

Il 22enne riminese, Francesco Cicconetti ha iniziato il percorso di transizione a marzo del 2017. Ora che è un uomo però il seno gli crea non poco disagio. Ha quindi lanciato una campagna Go Fund Me per potersi permettere l’intervento di asportazione delle mammelle.

Francesco: vorrei fare la mastectomia

“L’iter burocratico da seguire per ottenere il sostegno economico statale è molto lungo. Il mio seno mi crea disagio. Ho l’esigenza di fare la mastectomia il prima possibile”, con queste parole Francesco Cicconetti, 22 anni, ha spiegato la campagna Go Fund Me lanciata a luglio. La raccolta fondi è destinata al finanziamento dell’intervento di asportazione delle mammelle a cui Francesco vorrebbe sottoporsi.

Il giovane ha raccontato come avere ancora il seno non lo faccia sentire a proprio agio: “I tempo della burocrazia non fanno altro che aumentare il mio malessere. Per questo ho deciso di pagarmi l’intervento privatamente”.

Il percorso che lo ha portato alla decisione di intraprendere il processo di transizione è stato lungo: “Mi sentivo fuori posto e osservando i ragazzi sentivo con loro come una connessione, un’appartenenza”.

La campagna di Crowfunding

L’appello lanciato da Francesco, che all’anagrafe è ancora Francesca, ha riscosso successo, ma la strada è ancora lunga. Al momento la cifra raccolta ammonta a 1500 euro, ma l’obiettivo è arrivare a 9 mila. “Non sto chiedendo soldi a nessuno – ha detto il giovane – mi sono appena laureato e sto cercando
un lavoro. Nel frattempo la mia famiglia mi sta aiutando economicamente. Stiamo parlando però di migliaia di euro quindi chi vuole può darmi una mano. Io stesso ho appoggiato altre campagne in passato”.

Francesco riceve quotidianamente messaggi di affetto e vicinanza. Purtroppo però è costretto a fare i conti anche con chi non capisce il suo disagio: “Di ignoranti su questo argomento ce ne sono parecchi. Purtroppo è un argomento un pò tabù in Italia. Qualcuno dice che il mio è solo uno sfizio, ma non è così: è un percorso di profonda sofferenza“.