Andrea Danneo Meduse in giro per Venezia. Un video lanciato su Facebook è diventato subito virale. Il livello dell’acqua ha messo in difficoltà diversi quartieri della città, al punto da arrivare persino ad allagare la Basilica di San Marco. Oltre ai danni, sembra proprio il caso di dire che sia arrivata la beffa: l’innalzamento del livello dell’acqua ha consentito a delle meduse di circolare liberamente tra le vie della città, insieme ai turisti. Questi ultimi, a metà tra lo stupore e la preoccupazione, cercano di tenersi a distanza tra gli esemplari, diventati invece nuove icone di intrattenimento nei social.
La medusa più grande del Mediterraneo
Si chiamano Rhizostoma pulmo. A giudicare dalle riprese del filmato, sarebbe possibile ricondurre gli esemplari del video alla famiglia delle Rhizostomatidae, tra le meduse più grandi del Mediterraneo. La loro individuazione non dovrebbe essere una novità per la città della laguna: un banco di questo particolare tipo di meduse era già stato avvistato nelle acque di Venezia nel mese di Giugno 2018. Oltre alle dimensioni considerevoli, circa 50 o 60 centimetri di diametro, per un limite di 10 chili di peso, per gli esemplari maggiori, si segnala che la Rhizostoma pulmo non è particolarmente urticante e quindi non comporta un particolare pericolo per l’uomo. Altro elemento importante da tenere presente è che nel Mediterraneo la Rhizostoma pulmo non ha predatori che le diano la caccia, cosa che consente loro di riprodursi e di presentarsi in banchi molto ricchi, con le mareggiate.
“Sto male”
“Sto male”. L’esclamazione più comune tra i giovani per indicare uno stato di stupore e di sconcerto è diventato il riassunto espressivo degli utenti di fronte allo spettacolo delle meduse in giro per le strade di Venezia. Alla vista del filmato, gli internauti hanno preso la cosa con molta più filosofia dei turisti, ridendo di quanto sia paradossale uno spettacolo del genere. C’è però chi mette in dubbio la veridicità del video, domandandosi se le riprese provengano davvero dalla città di Venezia e non da un archivio della rete.
