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Sicilia, maltempo: disperso Giuseppe Liotta

giuseppe liotta

Giuseppe Liotta, pediatra, risulta disperso per il maltempo. Si stava recando al lavoro a Corleone quando è stato travolto da acqua e fango.

Il maltempo ha flagellato la Sicilia. Un pediatra dell’ospedale di Corleone, ha voluto provare a raggiungere il suo posto di lavoro nonostante la difficoltà a causa delle piene dei fiumi. Le strade erano invase dall’acqua e ad un certo punto l’uomo è stato costretto ad abbandonare la sua auto. Il 40enne ha preso una scorciatoia per i campi, ma è stato travolto dall’onda di acqua e fango. Il direttore sanitario dell’ospedale di Palermo ha voluto lasciare un pensiero per lui.

Disperso Giuseppe Liotta

Giuseppe Liotta è disperso da sabato notte (3 novembre, ndr), quando a causa del maltempo, numerosi fiumi siciliani sono esondati invadendo paesi e strade. A Corleone, il pediatra aveva provato comunque a raggiungere l’ospedale. L’acqua però aveva invaso le strade e Giuseppe ha provato a prendere una scorciatoia per i campi. L’uomo è stato travolto dall’onda di acqua e fango ed è ora disperso. Giorgio Trizzino, direttore sanitario dell’ospedale di Palermo ha voluto lasciare un pensiero per Liotta: “Ha voluto essere medico e uomo fino alla fine”.

Secondo Trizzino c’è ancora speranza: “Lo abbiamo cercato e continueremo a farlo. Con tutte le nostre forze”. Le ricerche non si sono mai fermate. Alzati in volo anche dei droni per aumentare le possibilità di ritrovare l’uomo. I vigili del fuoco hanno impiegati anche i cani, ma al momento è stata ritrovata solo
l’auto dell’uomo, abbandonata in mezzo al fango. Il cellulare di Liotta risulta spento. L’ultima telefonata è stata fatta alla moglie, Floriana: “Non so dove mi trovo, dai l’allarme e fai localizzare il mio cellulare”.

I pazienti erano una priorità

Giuseppe Liotta, pediatra, metteva i pazienti al primo posto. Lo ha fatto anche sabato notte. Pazienti e colleghi lo stavano aspettando in ospedale a Corleone. Nonostante il maltempo e la pioggia battente, il medico si è messo in macchina e ha provato in tutti i modi a raggiungere il posto di lavoro. Filippo Anelli, della Federazione nazionale degli ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, ha detto: “Per un medico, la vita dei pazienti viene sempre prima di qualunque pericolo e di qualunque sacrificio. Prima della sua stessa vita. Un medico risponde sempre sì a una richiesta di aiuto”.