> > Tragedia in Sicilia, esondati i fiumi: 12 morti

Tragedia in Sicilia, esondati i fiumi: 12 morti

maltempo sicilia

La Sicilia è in ginocchio per il maltempo. 10 morti a Palermo per la piena di un fiume. Danni anche nell'agrigentino e in altre zone dell'isola.

Il maltempo sembra non voler abbandonare l’Italia. In ginocchio la Sicilia, in particolare le province di Palermo e Agrigento. A Casteldaccia un fiume in piena ha invaso una villa provocando la morte di un’intera famiglia. Ad Agrigento numerose case sono state evacuate per motivi precauzionali. Critica la situazione anche nel resto della penisola. Segnalata allerta arancione in Trentino, Veneto, Friuli, Emilia Romagna, Calabria e Sardegna.

Palermo, famiglia distrutta

Il capoluogo siculo è stato colpito da una gravissima tragedia, causata dal maltempo. Un’intera famiglia ha trovato la morte dentro la propria casa. In pochi secondi i locali sono stati invasi dall’acqua del fiume Milicia. E’ accaduto nella notte tra sabato 3 e domenica 4 novembre. Nove persone sono morte.
Tra le vittime, due bambini di 1 e 3 anni, un ragazzo di 15. Morti anche la madre, Stefania Catanzaro, 32 anni, il nonno Antonino Giordano e la moglie Matilde Comito. Identificati anche gli zii, Marco e Monia Giordano, e un’altra donna, Nunzia Flamia di 65 anni. I corpi delle vittime sono stati estratti dai vigili del fuoco.

In tre sono riusciti a sopravvivere. Uno di loro si è arrampicato su un albero riuscendo così a evitare la furia dell’acqua. L’uomo ha poi dato l’allarme e chiamato i soccorsi.

Giovanni Di Giacinto, sindaco di Casteldaccia, non si capacita di quanto successo: “Il Milicia è un piccolo fiume con una portata d’acqua molto limitata. Non è mai stato un pericolo e ieri non è stata una giornata particolarmente piovosa”.

Sicilia in ginocchio

Ad essere in balia del maltempo è tutta la regione. Dopo le 9 vittime di Casteldaccia, una decima è stata registrata a Vicari. Si tratta di un benzinaio. Anche lui è stato sorpreso dall’acqua mentre si trovava sulla sua jeep. Scaraventato fuori dalla corrente è morto annegato. L’uomo, 44 anni, si trovava con un amico che è stato ritrovato vivo qualche ora dopo la tragedia.

Un medico di 40 anni è invece disperso a Corleone. Si tratta di Giuseppe Liotta. L’uomo ha abbandonato la sua auto su una strada bloccata a causa degli allagamenti e poi è scomparso nel nulla. A Monreale una frana ha colpito una palazzina occupata da 8 famiglie. Fortunatamente tutti sono riusciti a mettersi in salvo.

Problemi anche nell’agrigentino. I corpi di due persone sono stati recuperati poco lontano da Agrigento, sembra si tratti di due tedeschi travolti dalla piena mentre si trovavano in auto.

A Menfi alcune persone si sono dovute riparare sui tetti delle case per evitare di essere travolte dalla piena del fiume Belice. 14 persone che si trovavano all’interno delle “Terme Acqua Pia” sono state salvate con l’intervento del Nucleo speleo-alpino-fluviale dei vigili del fuoco. A Ribera, un pastore è stato travolto dalle acque del fiume Platani. Ritrovato in stato di ipotermia, è ricoverato in ospedale.

La Prefettura di Palermo ha richiesto l’intervento dell’esercito per la gestione della viabilità, che al momento è critica.

Sicilia, la visita di Conte

“Sto partendo per la Sicilia, dove il maltempo ha causato almeno 10 vittime”. Con un tweet, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato la sua partenza per l’isola, flagellata dalle piene dei fiumi. “Sono in continuo contatto con il dipartimento della Protezione civile per avere aggiornamenti anche sulla drammatica situazione delle Regioni del Nord.

Salvini in volo sul bellunese

Il ministro dell’interno, accompagnato dal presidente del Veneto, Luca Zaia, sta effettuando un sopralluogo in elicottero per verificare la situazione del maltempo in veneto. Salvini è decollato dalla caserma dei vigili del fuoco di Mestre. Al momento non è possibile recarsi sui luoghi colpiti dal maltempo, pertanto l’unico modo per monitorare la situazione è alzarsi in volo. Al termine del sopralluogo, Salvini e Zaia si recheranno all’aeroporto di Belluno dove faranno il punto della situazione nella sala operativa istituita dalla Prefettura.