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L'Arma ricorda Emanuele Reali, carabiniere morto in servizio

Vice Brigadiere travolto da un treno, l'addio dell'Arma

Il vicebrigadiere Emanuele Reali è morto mentre inseguiva un fuggitivo. Il carabiniere lascia sole la moglie e due figlie piccole.

Con un post sulla propria pagina Facebook l’Arma dei Carabinieri ha dedicato il suo ultimo saluto a Emanuele Reali, carabiniere morto in servizio la sera di martedì 6 novembre. Stava rincorrendo un ladro a Caserta, quando il trentaquattrenne è stato travolto da un treno, che lo ha ucciso sul colpo. Emanuele Reali, residente a Bellona in provincia di Caserta, lascia una moglie e due figlie piccole. “Per noi però Emanuele Reali, Vice Brigadiere dei Carabinieri, sarà eternamente giovane e bello. Sarà per sempre un EROE” si legge nel post.

Carabiniere muore in servizio, l’Arma in lutto

Erano circa le venti quando il Vice Brigadiere Emanuele Reali ha cominciato l’inseguimento di un uomo sospettato di furto. Ha scavalcato il muro della stazione e, subito dopo, è stato travolto da un treno. L’impatto con il convoglio in movimento ha condannato definitivamente il vicebrigadiere. Al momento della sua morte Emanuele Reali era in servizio presso il Nucleo radiomobile della Compagnia di Caserta.Nel ricordarlo l’Arma gli ha dedicato alcune commosse parole.

È morto schiantato da un treno Emanuele Reali, figlio di genitori che non è naturale siano destinati a sopravvivergli, marito di una donna a cui mancherà come l’aria, padre di due bimbe così piccole che a stento lo ricorderanno. È morto schiantato da un treno a Caserta, mentre inseguiva il quarto autore di un furto, l’ultimo ancora da arrestare. La sua fine richiama alla mente La locomotiva di Francesco Guccini, anche se è proprio un’altra storia. Ma c’è un verso di quella canzone che recita: “Gli eroi son tutti giovani e belli”. Era giovane il 34enne Emanuele Reali, quanto l’entusiasmo che lo ha spinto a rincorrere un reo senza preoccuparsi delle conseguenze, al buio lungo il binario di una ferrovia. Ed era bello quanto il suo atto coraggioso, unicamente dedito al dovere. Non avrà strade né piazze Emanuele Reali, perché è “solo” l’ennesima vittima di una guerra combattuta tutti i giorni, quella silenziosa contro il crimine. E perché, anche se qui lo scriviamo quattro volte, il suo nome a breve non lo ricorderà nessuno. Per noi però Emanuele Reali, Vice Brigadiere dei Carabinieri, sarà eternamente giovane e bello. Sarà per sempre un EROE.