Giorgio Meroni Tragedia sul luogo di lavoro ad Agrigento nella giornata di mercoledì 2 gennaio. Un 28enne è morto e altre due persone sono rimaste ferite a causa dell’esplosione di una bombola d’ossigeno in un’azienda di gas medicinali avvenuta nella zona industriale della città, in territorio di Aragona-Favara. L’incidente, secondo quanto riferisce la Repubblica, si è verificato all’una e trenta circa, mentre veniva sostituita una bombola nella Sapio Life, azienda di gas medicinali. Sul luogo dell’incidente sono giunti i Vigili del Fuoco, la Polizia di Agrigento, i Carabinieri di Aragona, e i soccorritori del 118 oltre alla scientifica, chiamata a stabilire la dinamica esatta del terribile incidente attraverso i rilievi tecnici.
La dinamica
L’esplosione, per motivi ancora da accertare (probabile la fuoriuscita di gas), ha provocato un forte boato e la morte dell’operaio 28enne, Massimo Aliseo. Il giovane, nato a Canicattì e residente ad Agrigento, secondo le prime ricostruzioni stava sostituendo il tappo della bombola d’ossigeno per fini terapeutici ed è morto sul colpo per via della deflagrazione. Altre due persone sono invece rimaste ferite e ora si trovano in stato di choc. La vittima, come mostra il suo profilo Facebook, era diventato padre (di una bambina) per la seconda volta lo scorso 18 dicembre. La piccola purtroppo non potrà mai conoscere il suo papà, a causa di una morte ‘bianca’. La prima del 2019. A piangere la scomparsa di Massimo anche la moglie e l’altra figlia, con le quali appare sorridente in diverse immagini su Facebook.
