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Trieste, i cittadini riportano vestiti e coperte al clochard

Trieste clochard

Il vicesindaco li aveva buttati per il decoro della città. I cittadini si scusano: "Speriamo che questa notte tu soffra meno il freddo".

Dopo che il vicesindaco di Trieste ha gettato in un cassonetto coperti appartenenti a un clochard, i cittadini hanno mostrato solidarietà riportando indumenti e trapunte al senzatetto, accompagnate da un cartello di scusa. Paolo Polidori non si pente pienamente del gesto.

I cittadini riportano coperte al clochard

La solidarietà dei triestini non si è fatta attendere. Dopo che il vicesindaco, Paolo Polidori, aveva buttato in un cassonetto alcune coperte appartenenti a un senzatetto romeno, gli abitanti di Trieste si sono affrettati a procurare indumenti caldi e trapunte lasciandole lungo la centrale via Carducci, dove il clochard era solito trovare riparo. Hanno lasciato anche un cartello: “Caro amico, speriamo che questa notte tu soffra meno il freddo. Ti chiediamo scusa a nome della città di Trieste”. E per evitare qualsiasi equivoco, hanno aggiunto un post scriptum: “In caso di mancato ritiro non gettare nulla, provvederemo al recupero entro domani. Grazie”. La mattina del 6 gennaio 2019 gli indumenti e le coperte erano ancora lì, mancava il post scriptum. Secondo il vicesindaco il senzatetto in questione sarebbe “piantonato dalla Questura per tre precedenti penali a carico ed uno di allontanamento da Trieste che potrebbe tra l’altro essere già stato eseguito”, perchè l’uomo al momento non risulta essere stato preso in carico da nessuna struttura di accoglienza. Si tratterrebbe di un ‘barbone attivo’ – come lo ha definito Polidori – che preferisce vivere per strada piuttosto che al caldo in un ricovero, possibilità offerta a tutti i clochard di Trieste.

Il gesto di Paolo Polidori

Il vicesindaco Paolo Polidori aveva diffuso il suo gesto su Facebook con un post poi rimosso, all’interno del quale spiegava di non aver buttato gli abiti di una persona ma stracci abbandonati. Aveva poi aggiunto: “Da normale cittadino che ha a cuore il decoro della sua città, li ho raccolti e li ho buttati, devo dire con soddisfazione, nel cassonetto: ora il posto è decente!” Un segnale di tolleranza zero: Polidoro vuole una Trieste pulita. E’ un’idea, forse un’utopia condivisibile, ma certo non è il modo migliore per togliere le “zavorre” da una città costruita anche dai molti senzatetto che trovano riparo dove possono. Sui social si è presto scatenata una bufera. E Polidoro poi cerca di rimediare dicendo: “Sono dispiaciuto. Vorrei trovare questo clochard e dirgli che se si farà ospitare in una struttura protetta gli acquisterò abiti nuovi”. Ma secondo il vicesindaco potrebbe non averne bisogno perchè “da quanto mi è stato riferito ogni giorno cambia circa 100 euro di monete nei negozi del centro di Trieste, il che significa che guadagna circa quasi tremila euro al mese”, ha aggiunto.