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Marco Vannini, lo sfogo della madre a Chi l'ha visto

marco vannini

La madre di Marco Vannini è stata ospite della trasmissione Chi l'ha visto. E si è lasciata andare ad uno sfogo sulla morte del figlio.

E’ in corso il processo d’appello per l’omicidio di Marco Vannini, morto nel maggio 2015. La madre del giovane, Marina Conte, è stata ospite nel programma Chi l’ha visto in onda su Rai 3. In studio la donna ha voluto ribadire la colpevolezza della famiglia Ciontoli, il cui capofamiglia avrebbe sparato il colpo che ha ucciso Marco. Il procuratore generale li avrebbe definiti come persone “senza il lume della ragione”.

Lo sfogo della madre

“A questa famiglia sono state regalate troppe cose, ma sono tutti colpevoli” ha affermato la donna. “Hanno accettato il rischio per non far emergere un fatto che al capofamiglia avrebbe potuto creare dei problemi. Si è trattato di una condotta illecita lontana da una condotta standard” sono state le parole dell’accusa.

In tribunale ha preso parola anche il figlio di Ciontoli, Federico: “Non voglio credere di essere condannato perché nelle condizioni reali ho fatto tutto quello che ero nelle condizioni di fare. Spesso il silenzio è più doloroso di qualsiasi parola. Non c’era nessun mistero, solo fragilità”. Queste parole
però hanno scatenato una reazione nella madre di Vannini. “Una sceneggiata e un pianto finto. L’unica preoccupazione per loro era che il padre avrebbe perso il posto di lavoro a Palazzo Chigi” ha detto la donna.

La vicenda

Secondo la ricostruzione dei fatti, Marco Vannini si trovava a casa della fidanzata intento a farsi un bagno nella vasca. Ad un certo punto, Ciontoli è entrato per prendere un’arma dalla scarpiera e proprio da quella sarebbe partito il colpo che ha ferito Vannini. Da questo punto in poi inizia ciò che secondo l’accusa è stato un “ritardo consapevole” nei soccorsi. Le condizioni di Marco sono infatti peggiorate rapidamente, fino a portarlo alla morte. “Quanto accaduto in quella casa – ha riferito il procuratore generale – non poteva non allarmare i familiari. Marco chiedeva aiuto e veniva spostato per essere lavato e rivestito? Pensate la sofferenza. Eppure Ciontoli dichiara prima che Vannini era scivolato, poi che si era ferito con un pettine. Invece era stato sparato un colpo”.