Paola Marras “Scuola medievale, era giusto documentare” lamentano i genitori di uno dei due alunni sospesi per un giorno da una scuola media di Milano. Su una chat infatti è circolata una foto (e pare anche un video) che ritrae uno studente seduto faccia al muro in fondo ad un’aula, con alle spalle attaccato al maglione un foglio con la scritta (in pennarello) “Asino”.
Sospensione come “provvedimento educativo”
L’episodio risale a metà febbraio 2019. Come riporta ilcorriere.it, in merito alla sospensione dei due studenti che hanno immortalato la scena “si è decisa questa sanzione come provvedimento educativo” precisa la preside.”Hanno violato il regolamento scattando quelle immagini poi inviate sulla chat di classe con il rischio che siano diffuse – chiarisce – E non era necessario, avrebbero dovuto riferire l’episodio agli altri insegnanti e saremmo intervenuti”.
I genitori però non ci stanno. “La sanzione è sproporzionata. Nostra figlia quel giorno ha provato a dire alla professoressa che quello che stava succedendo in classe non era normale e per questo ha preso una nota sul registro. – puntualizza un padre – Soltanto allora ha deciso di scattare la foto, con il tablet di un compagno che è autorizzato ad usarlo in classe”.
I genitori quindi hanno presentato un esposto all’Ufficio scolastico regionale. La preside però riferisce che il cartello Asino è stato “preparato in sei”, evidenziando poi: “Hanno capito di aver agito come un branco”.
Attesa sanzione per la prof
Anche la professoressa, una supplente, “risponderà del suo grave comportamento” assicura sempre la preside. Attualmente l’insegnante si trova in malattia. La scuola ha intanto inviato una relazione su quanto accaduto al Provveditorato perché “una preside può disporre nei confronti di un docente soltanto sanzioni fino a 10 giorni”.
