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Aggressore Niccolò Bettarini scarcerato e messo ai domiliciari

niccolò bettarini

L'uomo responsabile del ferimento di Niccolò Bettarini è stato scarcerato e messo ai domiciliari con obbligo di frequenza al centro dipendenze.

Il gip Guido Salvini, in seguito alle istanze riportate dagli avvocati Robert Ranieli e Antonella Bisogno ha messo ai domiciliari Davide Caddeo, il 30enne che nel Luglio del 2018 ha accoltellato Niccolò Bettarini, figlio di Stefano e Simona Ventura.

Caddeo inizialmente ebbe come condanna 9 anni. Il gip ha deciso di concedergli i domiciliari riconoscendo la “difficile vita” trascorsa dall’uomo, tossicodipendente dall’adolescenza, e mettendo in evidenza la “funzione rieducativa” della pena.

Colpito con 11 colpi

Erano giunte le prime luci dell’alba nella notte che portava da sabato 30 Giugno a domenica primo Luglio 2018 quando a Milano, in via Alemagna, Niccolò Bettarini fu coinvolto in una aggressione in cui riportò diverse ferite. Subito soccorso, il 19enne fu trasportato, in gravi condizioni, all’ospedale Niguarda del capoluogo lombardo. Il giovane però è sempre rimasto cosciente e non ha riportato lesioni gravi, eccetto alla mano.

L’aggressione si è verificata di fronte a un chiosco fuori dalla celebre discoteca “Old Fashion”, sul fianco del Parco Sempione, nel cuore della città meneghina. La madre, Simone Ventura, appena saputo quanto successo al figlio rientrò subito da Catanzaro, dove era madrina dello spettacolo conclusivo di “Sport Village”.

Gli aggressori lo hanno colpito con ben undici colpi usando un’arma appuntita come un coltello, un cacciavite o un punteruolo. In seguito le indagini hanno appurato che si trattava di un pestaggio, con la dinamica di un agguato. Gli aggressori sapevano bene l’identità del ragazzo: infatti lo avevano riconosciuto come “il figlio dell’ex calciatore Stefano Bettarini“.