Arrestato Ciro Russo, l’uomo che ha cercato di uccidere l’ex moglie dando fuoco all’auto in cui si trovava. Dopo circa 36 ore di fuga le forze dell’ordine sono riuscite a rintracciarlo. Al momento dell’arresto si trovava nei pressi di una pizzeria in via Melacrino, in pieno centro storico di Reggio Calabria. Ciro Russo non si è quindi mai allontanato dalla città. Le indagini sono state dirette dal Procuratore Giovanni Bombardieri, della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria e dagli investigatori della Squadra Mobile reggina e del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato.
La ricostruzione dei fatti e l’arresto
Era martedì 12 marzo quando Ciro Russo, pregiudicato originario di Ercolano, in Campania, ha raggiunto l’ex moglie a Reggio Calabria a bordo della propria auto, dopo aver guidato per circa 500 chilometri. Per raggiungere l’ex moglie è evaso dai domiciliari, che stava scontando a casa dei genitori, a causa di una condanna per maltrattamenti in famiglia. Arrivato a Reggio Calabria, Ciro Russo ha gettato del liquido infiammabile sulla vettura a bordo della quale si trovava l’ex moglie e vi ha dato fuoco. La donna è stata salvata dall’intervento di Vigili del Fuoco e paramedici, ma ha riportato ustioni sul 60-70% del corpo.
Come riporta Fanpage, le ricerche delle forze dell’ordine sono iniziate immediatamente, ma l’uomo è riuscito inizialmente a far perdere le proprie tracce. Nella giornata di mercoledì è stata ritrovata la sua auto, parcheggiata in malo modo a bordo di una strada a Reggio Calabria. Dopo aver eseguito diverse perquisizioni e tenuto sotto monitoraggio tutte le persone che Ciro Russo era solito frequentare, gli investigatori sono riusciti a stanarlo. Da quanto emerge dalle prime indiscrezioni sembra che l’uomo non abbia opposto resistenza al momento dell’arresto.