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"Non paghiamo il biglietto, siamo terrapiattisti": intercity bloccato

terrapiattisti pavia

Non portano i documenti e dichiarano di non pagare il biglietto perchè terrapiattisti. Quattro persone hanno bloccato un intercity per un'ora.

Stavano viaggiando sull’Intercity che da Milano portava a Ventimiglia. Erano un gruppetto formato da quattro persone: tre uomini (un 43enne di Verona, un 37enne di Messina e un 26enne di Ancona) e una donna (una 37enne di Savona). Fin qui niente di strano, tutto fila normalmente.

Giunti all’altezza di Pavia, comune lombardo a pochi chilometri da Milano, passa però il controllore del treno e chiede loro di mostrare il titolo di viaggio. La loro risposta è creativa e sorprendente tanto da lasciare basito chiunque. “Siamo terrapiattisti, ambasciatori diplomatici fuori da ogni giurisdizione planetaria. Noi non paghiamo il biglietto”: come controbbattere? Inoltre, i quattro hanno rifiutato di mostrare i documenti anche perchè li avevano consapevolmente lasciati a casa. Per cercare di risolvere la situazione sono dovuti intervenire il capotreno in persona e le forze dell’ordine.

Erano capaci di intendere e volere

Non c’è stato niente da fare. Davanti ai Carabinieri il bizzarro gruppetto ha affermato di essere “soggetti di diritto internazionale pregiuridico” e “Stati di sè stessi”. Viaggiavano volutamente senza possedere un documento di riconoscimento. In seguito all’insistenza dei Carabienieri, i terrapiattisti hanno però mostrato un foglio plastificato definito di «Autodeterminazione».

Per i quattro terrapiattisti, il controllo dei biglietti era un “attacco a uno Stato libero perseguibile dalla corte mondiale“. Come confermato dai Carabinieri, nessuno di loro era ubriaco e tutti erano in grado di intedere e di volere. Tutti hanno avuto una denucia per interruzione di pubblico servizio e rifiuto di fornire le generalità. Il treno ha avuto un ritardo di quasi un’ora.