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Omicidio di Gabriel, il padre: "C'ero mentre lo strangolava"

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Nicola Feroleto sarebbe stato presente mentre Donatella strangolava loro figlio, senza però aiutarla ad ucciderlo.

Nicola Feroleto, accusato di omicidio in concorso per la morte del piccolo Gabriel, sarebbe stato presente mentre Donatella strangolava loro figlio, senza però aiutarla ad ucciderlo. L’uomo nega di avere aiutato la madre a ucciderlo, ma conferma di avere assistito all’assassinio.

Gabriel, il padre Nicola nega le accuse

Resterà in carcere Nicola Feroleto, padre di Gabriel, il bimbo di due anni strangolato dalla madre a Piedimonte San Germano, nel Frusinate, il 17 aprile 2019. L’uomo ha dichiarato davanti al giudice di avere assistito alla macabra scena dello strangolamento, ma di non avere aiutato Donatella Di Bona ad uccidere il piccolo. In un secondo momento avrebbe negato, invece, di essere presente durante gli avvenimenti, dichiarando, sostenuto dal legale Luigi D’Anna, di essere estraneo ai fatti.

Secondo gli inquirenti, Nicola Feroleto sarebbe stato complice della 28enne e l’avrebbe aiutata a disfarsi del cadavere del figlio e a inscenare l’incidente che, inizialmente, si pensava avere causato il decesso di Gabriel.

Un caso ancora tutto da capire quello del piccolo di Piedimonte, ricordato come un bimbo vispo e sereno, molto affezionato alla nonna. I vicini, sconvolti, ne ricordano con nostalgia il sorriso, dichiarando lo stato di depressione in cui versava la giovane madre.

Continuano le indagini sul macabro caso.

I funerali di Gabriel

I funerali del piccolo Gabriel Feroleto si terranno mercoledì 24 aprile 2019 nella Chiesa dell’Assunta alle ore 15. Il sindaco Gioacchino Ferdinandi ha dichiarato il lutto cittadino. La salma del bimbo, sottoposta ad autopsia, si trova per il momento nella camera ardente dell’ospedale di Santa Scolastica a Cassino.