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Catania, permessi di soggiorno falsi in cambio di soldi: 10 arresti

permessi di soggiorno falsi

L'organizzazione avrebbe agevolato almeno 100 stranieri attraverso l'utilizzo di un linguaggio criptato e di tariffe agevolate.

La mattina di martedì 23 luglio la polizia ha fermato dieci persone: cinque sono finite in carcere, mentre le altre si trovano agli arresti domiciliari. A Catania, infatti, concedevano permessi di soggiorno falsi in cambio di denaro. Queste 10 persone sono ora accusate di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Secondo alcune stime della polizia, almeno un centinaio di immigrati stranieri avrebbero giovato di queste azioni.

Permessi di soggiorno falsi

Sono 10 le persone fermate dalla polizia di Catania nelle prime ore di martedì 23 luglio. Secondo le accuse si tratterebbe di un’organizzazione impegnata nella distribuzione di permessi di soggiorno falsi agli immigrati in Italia. Nel mirino sarebbero finiti un centinaio di stranieri. Tra gli arresti ci sono, inoltre, cinque italiani e cinque stranieri. Infine, sono stati fermati tra questi anche tre pubblici ufficiali del comune catanese che in cambio di compensi economici erogavano documenti falsi. Anche nei loro atti d’ufficio richiedevano compensi. Cinque delle persone fermate si trovano ora in carcere, mentre le altre cinque sono agli arresti domiciliari.

Il sistema e le tariffe

L’organizzazione basava la propria attività di contraffazione su un tariffario stabilito a tavolino con tariffe agevolate per determinate categorie sociali. Infine, esisteva l’opzione “soddisfatti o rimborsati”. Nel circolo virtuoso una figura chiave era quella del falsario del Bangladesh. Infine il gruppo utilizzava un linguaggio criptato per celare indagini condotte dalla Digos e coordinate dalla Procura. Si contano almeno 100 stranieri agevolati dall’organizzazione.