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Filippo Roma de Le Iene: "Sequestrato all'ambasciata ivoriana"

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Filippo Roma e Filippo Arioli de Le Iene sono stati trattenuti all'ambasciata ivoriana, dove si trovavano per un servizio sulla Tari.

“Siamo stati sequestrati per 2 ore, per fortuna i Carabinieri ci sono venuti a liberare”. Queste sono state le uniche parole che Filippo Roma de Le Iene è riuscito a dire agli operatori all’esterno dell’ambasciata della Costa d’Avorio a Roma. Da mezzogiorno di martedì 17 dicembre, Roma e Filippo Arioli, l’operatore del programma TV, sono stati trattenuti all’interno dell’edificio dove si erano recati per un servizio.

Le Iene, Filippo Roma sequestrato

Da quanto rivela la stessa redazione de Le Iene, Filippo Roma stava indagando sulle ambasciate che avevano contratto debiti con lo stato per il mancato pagamento della Tari, la tassa sui rifiuti.

“Dopo avere visitato diverse rappresentanze diplomatiche, tra cui quella del Camerun, del Sudan e della Turchia, eravamo venuti all’ambasciata della Costa d’Avorio nella speranza di poter incontrare l’ambasciatore. Pare che l’ambasciata di questo Paese avesse regolarizzato la sua posizione debitoria, ma non abbiamo fatto in tempo a chiedere spiegazioni. A un certo punto infatti sono arrivati 4 o 5 uomini della sicurezza e ci hanno tolto tutto, spiegando che non potevamo filmare all’interno. Anche la Farnesina si era interessata al caso, contattando l’ambasciata ivoriana”. Queste sono state le dichiarazioni rilasciate al telefono con la redazione de Le Iene da Filippo Arioli.

Lo stesso operatore riporta anche che “ci hanno di fatto sequestrato all’interno dell’ambasciata della Costa d’Avorio in Italia, hanno fatto sparire telecamera, microfoni e schede e non ci fanno uscire da lì”.

Sul luogo sarebbe giunta anche un’auto in borghese della polizia, la quale avrebbe prelevato i due giornalisti dall’ambasciata. Filippo Arioli e Filippo Roma (aggredito alla festa del M5s di ottobre), secondo quanto riferito dai militari, sarebbero stati portati alla caserma in via Mentana.