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Omicidio Sacchi: Anastasiya intercettata mentre insulta mamma di Luca

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Risale al 3 novembre la telefonata a un'amica in cui Anastasiya, indagata per l'omicidio Sacchi, avrebbe insultato la mamma di Luca.

Alcune intercettazioni telefoniche analizzate dagli inquirenti avrebbero portato alla luce insulti pronunciati da Anastasiya (indagata per l’omicidio del fidanzato) contro la mamma di Luca Sacchi. La ragazza, secondo le ipotesi, si sarebbe rivolta a Concetta Galati con parole offensive: i rapporti tra le due erano tesi da parecchio tempo. Gli inquirenti sono venuti a conoscenza di una conversazione intrattenuta con un’amica della ragazza: “Non ha mai lavorato – avrebbe detto Anastasiya riferendosi a Concetta – non ha mai fatto nulla… lei è ‘na cozza, ‘na botte“.

Omicidio Sacchi, intercettata Anastasiya

La chiamata in cui Anastasiya avrebbe insultato la mamma di Luca Sacchi risale allo scorso 3 novembre, a pochi giorni dall’omicidio. Il personal trainer romano, infatti, è morto la notte del 23 ottobre colpito da un colpo di pistola nel quartiere Appio Latino della Capitale. Al telefono con un’amica Anastasiya avrebbe detto: “Quella c’ha una famiglia piena di calabresi ignoranti, non si sa da dove vengono”. I rapporti tra Concetta e Anastasiya in effetti erano da tempo molto freddi perché i genitori di Luca sospettavano che la ragazza facesse uso di droga. Questo era anche un motivo di scontro con Luca.

L’astio di Anastasiya, però, era rivolto principalmente verso la mamma del fidanzato, della quale avrebbe detto anche: “Non ha mai lavorato, non ha mai fatto nulla… lei è ‘na cozza, ‘na botte”. Gli inquirenti, però, hanno giudicato le intercettazioni di “nessun interesse per le indagini“. Più rilevanti si sono dimostrate, invece, le ricostruzioni di Domenico Munoz, un amico 24enne di Luca.

La replica dei genitori a Munoz

Attraverso i loro avvocati Armida Decina e Paolo Salice, i genitori di Luca hanno risposto alle ricostruzioni di Domenico, l’amico 24enne del figlio. “Il testimone riferisce esclusivamente proprie impressioni non indicando alcun elemento concreto da cui poter desumere un eventuale e presunto coinvolgimento di Luca Sacchi nella vicenda” ha scritto l’accusa per conto della famiglia Sacchi. “Questa è la terza dichiarazione diversa rilasciata da Munoz”. Inoltre, “ciò che emerge in maniera inequivocabile, è che è stato lui a ritardare l’ingresso di Luca nel pub per via di una sigaretta, senza la quale Luca sarebbe entrato all’interno del locale e quasi certamente non si sarebbe imbattuto in Del Grosso”.