Un video che sta girando in queste ore sul web e che mostra un cittadino filippino aggredito in un supermercato ci dà la giusta misura del punto a cui è arrivata la psicosi da coronavirus che sta travolgendo l’Italia. Nel filmato si può vedere chiaramente un uomo sferrare un pugno al volto del filippino il quale di tutta risposta reagisce insultando l’aggressore e ribadendo di non essere cinese, ciò nonostante i tratti somatici delle due etnie siano facilmente distinguibili.
Coronavirus, filippino aggredito al supermercato
Un signore filippino, forse scambiato per cinese, è stato colpito al volto in un supermercato. Costretto a giustificarsi: “Io sono filippino, non sono cinese”. Ormai siamo alla follia ??♂️? #coronavirus pic.twitter.com/a1ae8iBubV
— Giulio Pasqui (@GPasqui) February 24, 2020
All’interno del video incriminato è possibile vedere come un uomo colpisca con un violento pugno al volto il cittadino filippino, il quale cerca in seguito di reagire scagliandosi contro l’aggressore e urlandogli: “Vaff*****o, io sono filippino non cinese”.
Un episodio che mostra a che punto è arrivato il grado di psicosi da coronavirus tra alcuni cittadini italiani, per i quali basta avere gli occhi a mandorla per essere immediatamente classificati come untori di manzoniana memoria. L’isteria di massa provocata dal diffondersi del virus contribuisce quindi a sdoganare comportamenti razzisti e intolleranti che altrimenti rimarrebbero latenti proprio come la più classica delle malattie.
Il precedente a Cagliari
L’aggressione al supermercato del 24 febbraio riporta alla mente il caso del filippino picchiato su un autobus ad Assemini, in provincia di Cagliari, da tre ragazzi che successivamente si erano dati alla fuga. Anche in quell’occasione l’uomo era stato scambiato per cinese e aggredito con violente percosse che hanno reso necessario il ricovero al pronto soccorso, dove gli è stato riscontrato un trauma facciale con prognosi di 30 giorni.