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Coronavirus, il tema di una bambina: "La mia vita nella zona rossa"

Coronavirus tema bambina

La vita dei più piccoli ai tempi del Coronavirus diventa un tema. Nunzia, una bambina veneta di 8 anni, descrive la vita nella zona rossa.

Nunzia ha otto anni e vive in Veneto. In queste ore, insieme a tanti altri coetanei della sua età, sta vivendo la tragedia del Covid-9. La bambina ha raccontato l’esperienza della quarantena in un tema commovente dal titolo “La mia vita nella zona rossa del coronavirus.

Coronavirus, il tema della bambina nella zona rossa

Oggi è il 2 marzo, sono passati 10 giorni da quando abbiamo saputo dei telegiornali che un nuovo virus è arrivato in Italia, da quel giorno abbiamo tutti molta paura”. Così inizia il tema della piccola Nunzia, un racconto che ha commosso tutti sui social, sconosciuti e familiari. Proprio suo padre ha postato il componimento all’interno di un gruppo Facebook dedicato a Codogno “Sei di Codogno se” suscitando la commozione di tutti.

Nel racconto Nunzia ha espresso la sua tristezza per la lontananza dai suoi amichetti di scuola, essendo dieci giorni ormai che è chiusa in casa per l’emergenza. La bambina ricorda questi giorni come il momento più brutto fin ora vissuto e descrive con impressione l’odore di candeggina che sente sulle piccole manine ogni volta che le lava per precauzione. Tutte le misure preventive predisposte dalla sanità sono diventate per Nunzia un peso e vorrebbe solo giocare in libertà, ma molte persone che conosce si sono ammalate e sono proprio vicino casa sua.

Mi ricorderò di questo brutto momento per tutta la mia vita, mi ricorderò l’odore della candeggina che mamma mi fa usare sulle mani tutti i giorni. – scrive la bambina – spero che tutto questo finirà presto, che tutte le persone colpite da questo virus possano guarire presto, che si possa giocare liberi senza avere paura di abbracciarsi, senza avere paura di ammalarsi e che tutte le persone in quarantena possano essere libere di uscire dalle proprie case e sentire il sole sulla pelle”.

I bambini ringraziano i militari

I bambini sono, nella tragedia, i protagonisti di questa vicenda. Negli stessi giorni dei piccoli si sono recati nelle zone “limite di confine“, oltre le quali non è possibile passare, per regalare ai Carabinieri dei disegni colorati con dediche di ringraziamento per tutto quello che stanno facendo.