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Coronavirus, la Lombardia chiude impianti sciistici

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L'epidemia di coronavirus non risparmia neanche gli impianti sciistici della Lombardia che sono stati chiusi fino al 3 aprile 2020.

L’epidemia di coronavirus non risparmia neanche gli impianti sciistici della Lombardia che sono stati chiusi fino al 3 aprile 2020 secondo quanto ordinato dal decreto dei Consigli dei Ministri firmato ieri da Conte.

Coronavirus, chiusi impianti sciistici in Lombardia

Sono chiusi gli impianti nei comprensori sciistici”. La Lombardia da ieri sera è diventata ufficialmente zona rossa, dal quale non è possibile entrare o uscire, e questa decisione presa dal Consiglio dei Ministri e firmata da Conte è stata estesa anche ai vari impianti sciistici: “Attenzione, vi informiamo che a seguito della firma del decreto della Presidenza del Consiglio del Ministri in data 8 marzo 2020, a Livigno, così come nel resto della Lombardia, sono state adottate misure restrittive fino al 3 aprile 2020. Si invitano gli ospiti che ora si trovano a Livigno a rientrare al proprio domicilio”– si legge sulla pagina Facebook dell’ente turistico.

Inoltre, si aggiunge questa postilla: “E’ annullata la Coppa del Mondo di Snowboard prevista per martedì 10 marzo. Siamo in attesa di avere maggiori informazione dagli enti superiori per chiarire alcuni aspetti non ancora ben specificati. Si raccomanda a tutta la popolazione di seguire le misure di contenimento fornite dal Ministero della Salute. Da lunedì verrà attivato un numero comunale a sostegno dei residenti impossibilitati a muoversi autonomamente per gli acquisti di prima necessità”.

Impianti presi d’assalto

La decisione di chiudere tutti gli impianti è arrivata solo oggi, e nella giornata del 7 marzo già qualcuno forse lungimirante ha voluto comunque passare un po’ di tempo con la famiglia sulla neve, non curante delle norme di sicurezza e prevenzione consigliate.

Nella giornata di sabato, infatti, gli impianti del lecchese ma soprattutto della Bergamasca (come sappiamo, diventata da poco zona rossa) sono stati presi d’assalto, ignorando completamente l’appello arrivato proprio in mattinata dall’assessore del welfare Gallera che invitatava a rimanere in casa, nonostante le bellissime giornate e la voglia di tornare avivere della popolazione.