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Coronavirus, l'autocertificazione falsa comporta fino a 12 anni di carcere

Coronavirus, mentire sull'autocertificazione si rischia il carcere

Coronavirus: con il nuovo modello, fornire un'autocertificazione falsa comporta una denuncia e una condanna fino a 12 anni di carcere.

Nonostante i divieti e le raccomandazioni di restare a casa, nelle città italiane ci sono ancora troppe persone per strada. Il ministro dell’Interno Lamorgese chiede maggiori controlli alle forze dell’ordine durante l’emergenza coronavirus, dato che con il nuovo modello di autocertificazione le norme diventano più stringenti, così come le pene per chi ne fornisce una falsa. Mentire, infatti, può comportare fino a 12 anni di carcere, visto che con il nuovo modulo bisogna dichiarare di non essere positivi al Covid-19 e di non essere in quarantena.

Coronavirus, autocertificazione falsa: cosa comporta

Il ministro degli Interni Lamorgese e molti sindaci invitano ogni giorno i cittadini a rispettare il decreto e le indicazioni del governo e a restare a casa, ma lamentano l’ancora scarsa adesione delle persone. Le città continuano a essere animate da famiglie, anziani e irriducibili sportivi che decidono di approfittare delle belle giornate e della chiusura delle scuole per passeggiare, mettendo a repentaglio la salute propria e altrui. E la buona riuscita della quarantena.

Per questo motivo il governo ha emanato una nuova autocertificazione, con norme più stringenti e pene maggiori. Nel nuovo modello la persona deve dichiarare “di non essere sottoposto alla misura della quarantena e di non essere risultato positivo al virus Covid-19”. Mentire su questa voce dell’autocertificazione in piena quarantena per il coronavirus equivale a presentare un documento falso, e si rischia una denuncia per reato contro la salute pubblica e una condanna fino a 12 anni di carcere.