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Coronavirus, Galli sulla fase 2: "Rispettare regole: Covid-19 sempre aggressivo"

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Il professor Galli, in prima linea contro il coronavirus, avverte sui rischi di una possibile anticipazione della fase 2: "Rispettiamo le regole".

Il professor Galli, in prima linea all’ospedale Sacco nella lotta contro il coronavirus, ha sottolineato i rischi di una possibile anticipazione della fase 2. Nonostante il trend sia in calo, non è irrealistico ribadire che “la normalità non tornerà presto”, ha dichiarato. Il rischio di una ricaduta non è da escludersi e, per questo motivo, c’è ancora molto per cui lottare. Quando potremo allentare la presa? Intervenuto a “Otto e mezzo”, in onda su La7, aveva commentato: “Una data certa per la riapertura delle imprese? Se siete capaci di convincere il virus a dare una data certa, allora avremo una data certa”. Per l’infettivologo il Covid-19 non ha perso la sua aggressività, conseguentemente allentare ora le misure di sicurezze adottate in Italia sarebbe un grave errore.

Coronavirus, i rischi di anticipare la fase 2

A “Otto e mezzo” aveva spiegato: È molto dura dare delle date certe sulla base di situazioni che vengono governate da qualcosa di non governabile. Sono assolutamente convinto che sia necessario trovare una modalità che ci possa consentire in sicurezza di dare al Paese la possibilità di riprendere. Se apriamo troppo presto e malamente, ci risiamo dentro da capo e se ne riparla in autunno. Questo è il vero rischio dei rischi. Io per natura sono ottimista, lo sono stato per tutta la vita, ma l’ottimismo non è un fatto scientifico. Ma voglio essere ottimista: io sono convinto che si potrebbe riuscire ad avere una ripresa significativa di alcune importantissime attività almeno a partire da giugno.

Al quotidiano Il Giorno, il primario dell’ospedale Sacco di Milano, ha commentato: “L’epidemia in senso stretto ha perso vigore. Continua a indebolirsi in seguito alle misure di distanziamento sociale”. Eppure, “la sua forza era quella e quella è rimasta”. In giorni in cui siamo tutti chiusi in casa il rischio di contagio risiede proprio nelle mura domestiche, diventate i nuovi focolai del coronavirus. Non mancano le incognite sugli asintomatici e sui molti che lamentano sintomi tipici del Covid-19, ma che non sono mai stati sottoposti a tampone. A tal proposito il professor Galli fa sapere: “Con sintomi che presto o tardi vengono fuori, tanto da rendere necessario per alcuni il ricovero in ospedale”. Quindi non devono sorprendere le oscillazioni nelle statistiche riferite quotidianamente, le quali possono subire variazioni anche in base al numero dei tamponi eseguiti di giorno in giorno.

Per il professor Massimo Galli anticipare la fase 2 sarebbe un grave errore, il quale vanificherebbe gli sforzi fin qui messi in atto dagli italiani. Inoltre, a chi spera di potersi godere l’estate, anche se bardati di mascherine e guanti, Galli dichiara: “Io mi auguro che non sia nemmeno necessario indossarle le mascherine, a luglio”. Tuttavia, per aprire tutte le attività è ancora presto e per chi lavora in ospedale le possibilità di andare in vacanza sono ancora più ridotte. Infatti, Galli ricorda: “Dovremo recuperare tutti quei pazienti che hanno dovuto aspettare gli interventi oncologici o di alta specialità”.