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Cremona, tre fratelli morti in 10 giorni per il coronavirus

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Tragedia a Cremonia dove, per il coronavirus, tre fratelli sono morti in dieci giorni. Stravolta la famiglia D'Avossa.

Una vera e propria tragedia a Cremona dove, a causa del coronavirus, tre fratelli sono morti nello spazio di 10 giorni. La famiglia D’Avossa è stata travolta e distrutta dalla pandemia dovuta al nuovo virus che da febbraio sta attanagliando l’Italia e, soprattutto, la Lombardia. Italo D’Avossa se ne è andato per primo: il 18 marzo. Virologo e immunologo: a portarlo via, a 79 anni, è stata una nuova forma di quel nemico che aveva sempre combattuto per professione ma che lo ha sconfitto. Si è spento a metà marzo, attaccato a un respiratore dell’Oglio Po. Il fratello Carlo D’Avossa, invece, si è spento esattamente dieci giorni dopo, nella sua casa di Cremona, appena qualche ora prima di Vanda, spirata all’ospedale di Treviglio.

Coronavirus, tragedia a Cremona

Tre fratelli morti per coronavirus a Cremona in dieci giorni esatti. Dieci, un numero ricorrente in casa D’Avossa. “Da 10 eravamo rimasti in 6. – racconta Licio D’Avossa, 83 anni e nome storico del sindacalismo di Cremona – Ci eravamo ribattezzati ‘i superstiti’. Improvvisamente, quasi senza rendercene conto, ci siamo ritrovati in tre”.Licio D’Avossa, volontario anche durante la pandemia da coronavirus, è rimasto solo con Lidia e Aldo a piangere i fratelli volati via in un soffio.

Carlo D’Avossa era: “Il più timido e anche il più buono di tutti noi” racconta alle cronache locali un commosso Lucio. Avrebbe compiuto 81 anni il 21 aprile. Lo stesso giorno in cui era nato Italo, con cui condivideva il compleanno, certamente il più amato tra i fratelli: “Si è lasciato andare proprio per il dolore della perdita di Italo – afferma Licio –. Non ha più smesso di piangere, si è letteralmente consumato. In fondo, è proprio come se fosse stato ucciso dal virus anche lui”. Per Vanda, invece, il coronavirus ha rappresentato la fine di un lungo calvario: la donna era malata già da tempo.