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Coronavirus, cupole in bamboo: la nuova proposta per le spiagge

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Dopo la bocciatura dei plexiglass, uno studio d'architetti ha proposto cupole di bamboo per garantire le giuste distanze in chiave coronavirus.

Dopo la bocciatura dei plexiglass come soluzione all’isolamento sulle spiagge, uno studio d’architetti romani ha proposto l’utilizzo di cupole di bamboo per garantire le giuste distanze e proteggersi dal coronavirus anche in riva al mare.

Coronavirus spiagge, la proposta delle cupole in bamboo

L’emergenza coronavirus ha annichilito la nostra visione delle prossime vacanze estive. Tenere le giuste distanze sociali sulle spiagge sembra un’impresa ardua, ma in queste settimane designer e architetti stanno affinando l’ingegno per trovare possibili soluzioni alla prossima tintarella in riva al mare.

Dopo aver bocciato l’idea delle cabine di plexiglass, lo studio di architetti romani “Obicua Architettura” ha ideato una nuova proposta: cupole di bamboo. Nello specifico, si tratta di cupole in bamboo removibili dal diametro di 4 metri, comprensivi di una doccia interna che permette il pieno rispetto delle norme di sicurezza.

Senso di libertà

Abbiamo ideato questo progetto in risposta ai problemi che andranno ad affrontare gli addetti ai lavori sulle loro spiagge per rispettare le distanze di sicurezza ma cercando di mantenere quel senso di libertà che i bagnanti ricercano in una giornata da passare in spiaggia”, spiega Valerio Campi co-founder di Obicua.

Abbiamo pensato per la zona protetta ad una forma semplice a cupola-continua l’archittetto- Una forma che si assembla facilmente con moduli triangolari ed è per sua stessa forma autoportante. I materiali utilizzati sono bamboo e alluminio. Tutti tessuti leggeri, resistenti e facilmente trasportabili il che permette la variazione della forma da sistemare sull’arenile come meglio si crede. Inoltre favorisce i percorsi evitando i pericolosi assembramenti“.