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Mascherine buttate per terra, ma anche guanti: troppi rifiuti in giro

Mascherine buttate per terra, guanti in mare

Buttate per terra, ovunque, mascherine e rifiuti vari. I dispositivi usa e getta utilizzati durante la pandemia Coronavirus inquinano.

Mascherine buttate per terra, guanti ai lati delle strade e chi più ne ha più ne metta. Durante l’emergenza Coronavirus l’inciviltà non si ferma, sono diversi i rifiuti rilevati in questo periodo sui marciapiedi o nelle zone adiacenti i supermercati.

Mascherine buttate per terra

Essendo i dispositivi di protezione individuale usa e getta, questi una volta utilizzati vanno smaltiti nell’indifferenziato. Sembra che quella di buttarli in un cestino apposito sia una richiesta troppo esigente per molti italiani, che preferiscono invece abbandonarli nella natura e persino in mare. A lanciare l’allarme Gary Stokes, cofondatore di Oceans Asia, già da fine febbraio ma non servono figure autorevoli per rendersi conto di persona della situazione.

Diverse persone hanno fotografato questo genere di rifiuti in giro, inviandole a Legambiente. Con la fase due della pandemia Coronavirus, il numero di guanti e mascherine distribuite alla popolazione dovrebbe aumentare e ciò preoccupa per quanto riguarda il rispetto dell’ambiente, vista la moda.

Inoltre, secondo le linee guida diffuse dall’Iss, tutti i soggetti positivi al Coronavirus devono interrompere la raccolta differenziata e raccogliere i propri rifiuti in almeno due sacchetti, uno dentro l’altro. Questo permette di evitare un potenziale contagio, sebbene non vi sia ancora evidenza della trasmissione tramite questo tipo di scorie.

I rifiuti del Coronavirus: due volte pericolosi

Il Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, ha dichiarato che si tratta di rifiuti pericolosi per salute e natura. “Le persone che abbandonano oggi questi oggetti sono le stesse che prima abbandonavano altro per strada, senza alcun rispetto”, ha detto, “Certo che ora, dato il tipo di rifiuto potenzialmente infetto, questo atteggiamento è ancora più grave”.

Si stima che in Europa ogni persona produca in media mezza tonnellata di rifiuti l’anno, ovvero 20 chili a settimana per abitazione. Le mascherine e i guanti, inoltre, sono prodotti di tipo plastico o di tale origine e pertanto non biodegradabili. Se non correttamente smaltiti alimentano il problema della plastica negli oceani, che ogni anno registra numeri spaventosi ovvero 8 milioni di tonnellate.