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Fase 2, riaprono i negozi: le nuove regole per lo shopping

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Le nuove regole nei negozi per lo shopping: lunghe attese ai camerini e entrate contingentate.

La fase 2 della lotta al coronavirus prenderà il via da lunedì 4 maggio e sarà una lenta ripresa a scaglioni per evitare che i contagi tornino ad aumentare. Inizieranno nuovamente la loro attività le imprese operanti nel settore manifatturiero e i cantieri, mentre per bar, ristoranti e centri estetici ci sarà ancora da aspettare, forse fino al 1 giugno. Per quanto riguarda invece i negozi, sembra sempre più probabile la loro riapertura a partire dal 18 maggio, ma, soprattutto nel campo dell’abbigliamento, molte cose cambieranno rispetto a prima. Lo shopping non sarà più lo stesso e dovrà rispettare delle nuove regole imposte dal governo al fine di garantire la sicurezza di lavoratori e clienti.

Fase 2, le nuove regole per lo shopping

I negozi dovranno essere costantemente sanificati e le entrate saranno contingentate per evitare assembramenti all’interno. Saranno poi necessari gel igienizzante sui banchi cassa dove ci può essere contatto e maneggio costante di denaro, barriere divisorie in plexiglass, visiere in plastica per i cassieri e i commessi, guanti in lattice per chi tocca i vestiti e le grucce. L’ingresso, come accennato, sarà contingentato da un addetto che si dovrà occupare esclusivamente di quello, soprattutto nei negozi solitamente molto frequentati.

Previste poi anche lunghe attese nell’area dei camerini. Sulla prova degli indumenti sono molti in questo momento i dubbi: chi vorrà indossare giacche, magliette e pantaloni magari già utilizzati da altri? L’ipotesi più plausibile al momento è che ogni volta che un capo verrà provato, questo dovrà essere sanificato con conseguente allungamento dei tempi di entrata e assistenza al cliente. Preoccupa poi la sostenibilità economica di tutto questo. Gli esercenti dovranno aumentare i propri costi fissi, tra sanificazione e personale per la gestione dei clienti, ma il numero di persone che acquisteranno, così come il piacere di fare shopping, saranno notevolmente ridotti.