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Fase 2, Massimo Galli: "Se non stiamo attenti sarà un disastro"

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Fase 2, l'infettivologo Massimo Galli dice la sua sul Coronavirus e sul futuro per l'Italia.

Fase 2, l’infettivologo Massimo Galli è tutt’altro che fiducioso e invita gli italiani alla calma. Per l’esperto, infatti, l’emergenza: “Non è affatto finita”. Lo ha sottolineato a SkyTg24 Massimo Galli, primario del reparto di Malattie Infettive dell’ospedale Sacco di Milano. “Si sta cominciando a vedere la luce perché ci sono stati i provvedimenti di distanziamento sociale. Tutti fuori senza le debite precauzioni vorrebbe dire cercare guai e non capire che tutto può ricominciare. Servono le precauzioni”, ribadisce l’infettivologo milanese. Riaprire tutto da giorno 4 maggio, specifica il medico, significherebbe dimostrare di non aver capito che lo stato dell’emergenza coronavirus non permette ancora di tornare alla normalità.

Fase 2, il pensiero di Massimo Galli

Oltre la fase 2, preoccupa anche la curva dei nuovi contagi che seppur rallentata, continua a destare preoccupazione. Massimo Galli ha spiegato che si tratta di: “Persone o che si sono infettate in casa, attraverso altre che sono state chiuse con loro con l’infezione, o persone che avevano l’infezione ancora prima dei decreti di chiusura. Questo ci dice che il problema esiste e che siamo costretti ad avere grandi precauzioni e a essere responsabili”.

Inoltre, per l’infettivologo Massimo Galli è importante che in futuro si riesca: “A convivere con questa realtà, il coronavirus, altrimenti rimaniamo bloccati in una situazione economicamente disastrosa in cui non si riesce a far ripartire nulla. Attenzione perché se si riparte, non si sta attenti e si deve richiudere, sarebbe veramente il disastro”.