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Evade dagli arresti domiciliari: "Meglio in carcere che con mia madre"

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Evade dagli arresti domiciliari chiedendo ai poliziotti di condurlo in carcere dopo l'ennesima lite con la madre: è successo nella periferia di Brescia.

Un uomo di 48 anni residente in provincia di Brescia evade dagli arresti domiciliari perché non riesce più a sopportare di vivere in casa con la madre, con cui le liti sono costanti. Gli agenti l’hanno dunque ammanettato constatando il reato di evasione confermando l’arresto nel processo per direttissima.

Evade dagli arresti domiciliari

Esasperato dalle continue liti con la madre e stanco di condividere tutte le giornate con lei, l’uomo ha deciso di consegnarsi spontaneamente alla Polizia presentandosi alla loro volante e mostrando il desiderio di essere arrestato e portato in cella. L’episodio si è verificato dopo l’ultimo di una serie di litigi che i poliziotti erano intervenuti per fermare nel tardo pomeriggio di sabato 2 maggio 2020.

L’uomo, ai domiciliari perché coinvolto in una vicenda di traffico di stupefacenti, aveva così manifestato loro il desiderio di essere condotto in carcere piuttosto che rimanere lì. Ma gli agenti avevano spiegato che non avrebbero potuto farlo e che nel caso avrebbe potuto trasferirsi dalla sorella per scontare lì la pena. Ma sia lui che la diretta interessata hanno rifiutato.

Così ha deciso di infrangere volontariamente la misura a cui è sottoposto presentandosi spontaneamente presso la volante della Questura. “Ora sono evaso. Se non mi ammanettate io scappo“, avrebbe detto ai militari increduli a sentire le sue parole. A quel punto non hanno potuto far altro che arrestarlo trasferendolo in carcere in attesa del processo per direttissima. Il giudice chiamato a decidere sul caso, impossibilitato a trovare una soluzione diversa, lo ha accontentato mandandolo in cella.