L’utilizzo delle mascherine potrebbe aver ridotto al carica virale del coronavirus: è questa l’ipotesi lanciata dal virologo dell’Università Bicocca di Milano Francesco Broccolo, che intervistato da SkyTg24 ha fornito la sua spiegazione in merito alla minore incidenza di malati gravi e di ricoveri in terapia intensiva registrati nelle ultime settimane, nonché la percentuale di agente patogeno contenuta nelle secrezioni umane e rilevata dia tamponi faringei.
Coronavirus, Broccolo: “Ridotta carica virale”
Ai microfoni di SkyTg24, il professor Broccolo ha dichiarato: “Dopo l’utilizzo di massa delle mascherine è evidente che i contagi avvengano con dosi infettive più basse rispetto a gennaio e febbraio, quando l’uso di queste protezioni non era molto diffuso”. Il virologo ipotizza dunque un collegamento diretto tra l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e l’abbassamento della pericolosità del Covid-19.
A dimostrazione della sua tesi, Broccolo illustra i dati dei ricoveri nelle terapie intensive, che nelle ultime settimane sono drasticamente calati in praticamente tutte le regioni d’Italia: “La gravità della malattia dipende dalla dose infettiva: se c’è meno carica virale, la sintomatologia è più bassa. […] Su questo tema non ci sono ancora dati ufficiali, anche se l’evidenza clinica indica che ci sono meno casi gravi e meno casi urgenti, meno ricoveri nei pronto soccorso e nelle unità di terapia di terapia intensiva”.
Tuttavia, il professore ha spiegato che l’eventuale riduzione della carica virale del coronavirus non è per forza correlabile a una sua ipotetica mutazione, data l’assenza di prove a dimostrazione di questa tesi: “È troppo semplicistico e superficiale dire che il virus sia cambiato senza avere dei dati in grado di dimostrarlo”.