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Coronavirus in Lombardia: 244 nuovi casi e 21 morti in più

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Le autorità della Lombardia hanno reso noto il bilancio dell'emergenza coronavirus in regione aggiornato a domenica 14 giugno 2020.

Come di consueto, anche oggi gli amministratori regionali hanno comunicato il bilancio dei contagi da coronavirus in Lombardia aggiornato a domenica 14 giugno 2020. Rispetto alla giornata precedente si sono registrati 244 casi positivi, 21 decessi e 1.019 guarigioni/dimissioni, che portano il totale complessivo dall’inizio della pandemia nella regione a 91.658 contagi, 16.449 morti e 59.220 guariti. Nella giornata di oggi il numero di nuovi positivi registrati sul territorio lombardo rappresenta il 72% del totale nazionale.

Coronavirus, il bilancio in Lombardia

Assieme alle statistiche generali sono stati riportati i dati dei contagi riferiti alle singole province, con la città metropolitana di Milano che si conferma ancora in testa con i suoi 23.811 casi, con 10.133 casi nella sola metropoli meneghina: seguono Brescia e Bergamo, rispettivamente con 15.270 e 13.828 casi, poi troviamo Cremona con 6.554, Monza con 5.650, Pavia con 5.485, Como con 3.989, Varese con 3.782, Lodi con 3.539, Mantova con 3.406, Lecco con 2.794 e infine Sondrio con 1.523 casi di coronavirus.

A corredo dei dati è giunto anche il commento dell’assessore al Welfare Giulio Gallera, che ha dichiarato: “Dei 244 casi positivi rilevati oggi è importante evidenziare che 77 sono riferiti a controlli a seguito di screening sierologici regionali, 12 a ospiti delle Rsa e 8 ad operatori sanitari. Degli altri 147 casi positivi correlati a tamponi eseguiti su segnalazione delle Ats e dei medici di base, la maggior parte evidenzia un esito debolmente positivo. Una situazione che secondo gli esperti, in base a quanto riferito dalle strutture delle Atse dell’unità di prevenzione di Regione Lombardia, può essere determinata dalla presenza pregressa del virus nell’organismo e non a nuove insorgenze. Il coordinamento della rete ospedaliera evidenza un aumento del numero dei guariti e dei dimessi dagli ospedali”.