> > Coronavirus, Bonanni: "Come evitare seconda ondata e lockdown"

Coronavirus, Bonanni: "Come evitare seconda ondata e lockdown"

coronavirus seconda ondata bonanno

Identificare i focolai e tracciare i contatti con i positivi: Bonanni spiega come evitare una seconda ondata di coronavirus.

Gli scienziati continuano a confrontare le proprie tesi su una seconda ondata di coronavirus in autunno: tra loro c’è anche Paolo Bonanni, professore ordinario di Igiene all’Università di Firenze che in un’intervista al Corriere della Sera ha spiegato come evitarla.

Paolo Bonanni sulla seconda ondata di coronavirus

L’esperto ha affermato che l’importante è capire quando crescono i casi e si sviluppano nuovi focolai. Se si sarà in grado di contenerli là dove si manifestano, non sarà necessario bloccare di nuovo tutte le attività. Ha quindi fatto l’esempio di quanto accaduto in Liguria, dove i sanitari hanno identificato 14 casi di cui 12 in una casa di riposo. Se si riesce ad identificare precocemente i contatti stretti e si è in grado di fare il tracciamento dei soggetti che provengono tutti dallo stesso luogo, probabilmente sarà possibile isolare solo alcune zone e non tutto il paese.

Secondo Bonanni per scongiurare il peggio sarebbe necessaria la presenza di tracciatori di contatti diffusi in modo capillare sul territorio. Tra questi, oltre l’app Immuni, anche quella che ha definito una forza lavoro umana. Per esempio gli assistenti sanitari ma anche semplici studenti di medicina degli ultimi anni opportunamente formati.


Sull’ipotesi che si presenti una situazione identica a marzo, lui si è mostrato abbastanza scettico. “Bisogna fare piccole zone rosse circoscritte: meglio piccoli blocchi locali rispetto a un blocco generalizzato. Per una volta cerchiamo di investire in prevenzione in Italia e dotiamoci delle forze umane necessarie per tempo“, ha concluso.