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Migranti in Calabria: ipotesi trasferimento in ospedali militari a Roma

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Dopo lo sbarco dei migranti in Calabria risultati positivi al Covid-19, si fa largo l'ipotesi di un trasferimento in ospedali militari di Roma.

Dopo lo sbarco di 70 migranti in Calabria, tra i quali 28 positivi al coronavirus, aumentano le polemiche e preoccupa la situazione nella Regione. Mentre i cittadini scendono in strada, Jole Santelli parla di enormi rischi connessi agli sbarchi di persone che arrivano da Paesi in cui l’epidemia è ancora fuori controllo”. Intanto, in seguito allo sbarco dei migranti in Calabria, si fa largo l’ipotesi di un trasferimento negli ospedali militari di Roma.

Migranti in Calabria: trasferimento a Roma

Dopo le polemiche e l’appello del governatore della Regione, Jole Santelli, il governo valuta l’ipotesi di un trasferimento dei migranti positivi in due strutture militari di Roma. Quest’ultimi, stando a quanto reso noto dal messaggero, verrebbero trasferiti al Celio o alla Cecchignola. L’ipotesi non è ancora stata confermata ed è attualmente al vaglio del Viminale e del governo. Non si esclude neppure l’ipotesi di una nave quarantena da mettere a disposizione dei migranti al largo delle coste calabresi, così come fatto in Sicilia con la Moby Zazà.

Resta fondamentale un intervento tempestivo da parte del governo, che dovrà procedere con misure d’urgenza. La situazione, infatti, dovrà essere gestita e risolta in tempi brevi.

Le due strutture romane potrebbero rivelarsi utili. Già nei mesi scorsi, nel pieno dell’emergenza sanitaria, erano state utilizzate, rispondendo bene alla crisi. I pazienti ricoverati, infatti, sono tutti guariti e non è stato registrato nessun contagio tra i membri del personale sanitario al lavoro alla Cecchignola e al Celio.