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Coronavirus, titolare di un negozio di alimentari positivo a Chieti

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Nuovi casi di Coronavirus a Chieti: positivo il titolare di un negozio di alimentari e i suoi familiari.

Il titolare di un negozio alimentari, molto noto in città, è risultato positivo al Coronavirus: a darne notizia è il sindaco di Chieti che invita tutti coloro i quali hanno avuto contatti con l’imprenditore a mettersi in quarantena fiduciaria. Anche perché, stando all’ultimo bollettino regionale, nella provincia di Chieti si sono registrati quattro casi di Coronavirus e fanno parte della stessa famiglia: oltre al commerciante, infatti, sono risultati positivi gli altri tre suoi familiari.

Coronavirus a Chieti: positiva intera famiglia

A dare notizia dei nuovi contagi da Coronavirus a Chieti è stato il primo cittadino abruzzese, Umberto Di Primio, su Facebook. In un video, diventato ben presto virale, ha annunciato di aver saputo del contagio di un noto commerciante: “Di via Arniense, si tratta di un negozio di alimentari, l’intera famiglia di quattro persone è stata contagiata dal Coronavirus”. Il primo cittadino abruzzese invita tutti coloro che hanno avuto: “Contatti con questa famiglia o con il negozio ad andare dal proprio medico di famiglia, verificare se sono comparsi i sintomi e farsi prescrivere un tampone. Si tratta comunque di un caso isolato”.


Il sindaco di Chieti, a proposito del Coronavirus, annuncia i quattro nuovi casi e invita la popolazione a non abbassare la guardia. “I risultati sono in base ai riscontri dei test veloci effettuati dai sanitari e in attesa dei risultati più approfonditi dell’Istituto Zooprofilattico. Con la Asl stiamo risalendo a tutti coloro che hanno avuto contatti stretti con le persone risultate positive a questo primo screening”. Come ribadisce il sindaco abruzzese questo dimostra: “Che è ancora necessario rispettare le prescrizioni, evitare assembramenti, indossare la mascherina, lavarsi e igienizzarsi spesso le mani. Invito tutti a mantenere la calma: gestiremo questa situazione così come abbiamo fatto con centinaia di casi nel periodo più difficile di questa epidemia”.