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Covid, Demetrio muore dopo 4 mesi di ricovero: lutto a Vada

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Un 43enne, Demetrio Campanella, è morto a causa delle complicanze del Covid. Il suo corpo non ha retto a quattro mesi di ricovero.

Dramma a Vada dove 43enne muore dopo mesi di ricovero per il Covid. Ha contratto il Coronavirus a marzo 2020, quando l’epidemia era nel clou dell’emergenza. Dopo due mesi la tanto attesa notizia: tamponi di controllo negativi. Poi il nuovo dramma: Demetrio Campanella, 43enne di Vada, non ce l’ha fatta. Si è dovuto arrendere nella notte fra lunedì e martedì 28 luglio dopo oltre quattro mesi di ricovero all’ospedale di Cisanello. A darne notizia è Il Tirreno che parla di colleghi di lavoro increduli. Gli amici da settimane pregavano per lui: dopo aver battuto il Covid non è riuscito ad affrontare i postumi del ricovero. Le sue condizioni di salute non sono mai migliorate in modo evidente. Provato dalle lunghe settimane in terapia intensiva, è rimasto ricoverato all’interno del nosocomio toscano dove il suo stato di salute a tratti sembrava migliorare, per poi ritornare particolarmente preoccupante.

Covid, muore dopo 4 mesi di ricovero

Lo scorso maggio Demetrio Campanella è tornato a respirare da solo. Una flebile speranza. Niente di più. Lo scorso 15 marzo l’uomo ha cominciato a sentirsi poco bene e ad accusare febbre alta e sintomi che erano riconducibili al Coronavirus. Il tampone ha dato esito positivo e Demetrio, che da anni lavorava, prima come rappresentante e poi come impiegato, per il Gruppo Lupi di Pontedera, è stato trasferito a Cisanello.

Le sue condizioni sono peggiorate ed è stato subito necessario ricoverarlo in terapia intensiva dove è stato intubato per due mesi. Poi lo scorso maggio la buona notizia. La moglie Namfon Namkhang (che tutti conoscono come Pui) e i suoi familiari hanno seguito con apprensione l’evolversi della sua situazione clinica, ed hanno tirato un respiro di sollievo, pensando che dopo qualche tempo di riabilitazione il 43enne sarebbe potuto tornare a casa. Da tempo il 43enne non era più affetto dal Covid, ma il suo stato di salute è rimasto sempre molto precario. Ci sono state complicanze, legate anche alla lunga degenza nel reparto di rianimazione.

L’azienda ospedaliera pisana ha disposto l’autopsia sul corpo di Campanella, anche per chiarire l’entità dei danni causati dal virus e dalle successive complicanze che hanno portato al decesso del 43enne. L’uomo lascia una figlia adolescente avuta da un primo matrimonio; Campanella si era risposato e viveva con la moglie nella frazione costiera dove risiedono anche la madre e la sorella. Era un grande appassionato di calcio, principalmente della Juventus, e anche di motociclismo.