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Risse a Gallipoli con coltelli e bottiglie di vetro: denunciati 28 ragazzi

Risse Gallipoli

Ventotto giovani si sono responsabili di due risse a Gallipoli con coltelli e bottiglie: tra loro anche dieci minorenni.

Paura a Gallipoli, dove una trentina di giovani si sono fronteggiati e scontrati in più risse a colpi di coltelli da cucina e bottiglie di vetro: uno di loro, milanese che si trovava in Puglia a trascorrere le vacanze, ha anche riportato una profonda ferita sul petto che gli è costata 25 punti di sutura e 10 giorni di prognosi.

Risse a Gallipoli

Gli episodi hanno avuto luogo all’alba del 30 luglio e del 1 agosto, sempre con protagonisti i medesimi ragazzi. Si tratta di 30 giovani, di cui 10 minorenni, provenienti da Lombardia e Abruzzo 28 dei quali ora dovranno rispondere davanti all’autorità di rissa aggravata. A segnalarli alle forze dell’ordine sono stati i residenti di via Savonarola, a pochi passi da Lungomare Galilei, svegliati dalle loro urla.

La prima rissa aveva causato un bilancio di due feriti, uno al petto e uno all’occhio destro, entrambi portati in ospedale. Data la gravità della situazione, le forze dell’ordine hanno avviato un’attività investigativa che li ha condotti a ricostruire l’accaduto. Tutto è nato da degli semplici sfottò tra il gruppo originario di Milano (18 ragazzi di cui 6 minorenni) e quello de L’Aquila (12 ragazzi di cui 4 minorenni), entrambi alloggianti presso due case vacanze limitrofe.

Alle parole si è presto arrivati all’aggressione fisica con tanto di coltelli e bottiglie di vetro. Per questo 28 dei 30 giovani sono stati denunciati per rissa aggravata e probabilmente, su proposta del Commissariato e della Compagna dei Carabinieri di Gallipoli, non potranno tornare nella cittadina per tre anni. Rischiano anche i titolari delle case-vacanze presso cui alloggiavano i due gruppi in quanto non in regola con le registrazioni sul portale Alloggiati Web.