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Zangrillo, la vignetta sui morti da Covid scatena la polemica

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Una vignetta condivisa sui social da un primario dell’ospedale San Raffaele di Milano sulle morti da Covid, ha scatenato una vera e propria polemica.

Una vignetta condivisa sui social dal primario di anestesia e rianimazione del San Raffaele Alberto Zangrillo ha scatenato una grande polemica. La vignetta infatti, polemizzava sulle relative poche morti che ha causato il Coronavirus in confronto alle altri morti causate da altre patologie come ad esempio il tumore e le malattie cardiocircolatorie. Si tratta quindi di una satira che a detta dell’opinione pubblica, ha toccato un tasto dolente che non doveva essere premuto. Del resto una morte è sempre una morte qualunque sia la sua causa.

Zangrillo, la vignetta scatena una vecchia polemica

Non è la prima volta che Alberto Zangrillo finisce al centro della polemica per delle osservazioni poco popolari legate al Coronavirus. Qualche mese fa infatti si era espresso dicendo che il Coronavirus aveva perso forza. Una dichiarazione che gli aveva fatto avere l’appellativo di “Negazionista”.

Evidentemente però con la ridicolizzazione del numero di morti causati dal Coronavirus ha toccato il fondo. Del resto il dialogo che appare sulla vignetta firmata dal fumettista Ghisberto, ci dice già molto sul significato dei fumetti: “Ieri in Italia sono morte 4 persone per Covid. E’ terribile!”. Di fronte a lui, un altro uomo vestito “normalmente” gli risponde: “Ieri in Italia sono morte anche 638 persone per malattie cardiocircolatorie e 483 per tumore! Questo è davvero terribile”. Parole forti che non hanno mancato di dividere l’opinione pubblica.

Opinione pubblica divisa

Scorrendo sui commenti scritti sotto al post, il primo aspetto che balza subito all’occhio è la divisione del pubblico in due fazioni: chi senza se e senza ma lo ha stroncato sul nascere e chi invece ha dichiarato di essere d’accordo con lui o addirittura di stimare il primario. “Ma possibile che un medico, così in vista come lei, si metta a publicare queste vignette, per me, senza senso? Ma la professionalità dove sta? Ognuno faccia il proprio mestiere, il medico cura la gente e il comico fa ridere”, ha scritto Giorgio, mentre invece Erika invece ha sostenuto Zangrillo scrivendo: “Zitti tutti ….solo chi ha combattuto la guerra al covid19 sul campo può davvero parlare….e il Prof Zangrillo ha diritto a farlo. Il concetto espresso è un dato oggettivo …inconfutabile. Politici ignoranti (nel senso etimologico del termine) ed illetterati parlano di medicina e sanità e non dovrebbe farlo uno dei migliori medici al mondo????”.

Infine altri hanno scritto brevemente frasi del tipo: “Sono disgustata” o ancora “Immensa stima per lei”. Insomma nel bene o nel male l’importante è che del Coronavirus si debba continuare a parlare.