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Omicidio Willy, revocata la licenza alla frutteria di Gabriele Bianchi

Omicidio Willy Monteiro: revocata la licenza alla frutteria di Gabriele Bianchi

Da titolare di una frutteria agli arresti: il sindaco di Cori ha revocato la licenza a Gabriele Bianchi, accusato dell'omicidio di Willy Monteiro.

È stata revocata la licenza alla frutteria di Gabriele Bianchi, uno dei quattro ragazzi arrestati per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte. La revoca è stata autorizzata dal sindaco della città di Cori, Mauro De Lillis. Poche settimane fa, quella stessa frutteria era acclamata come modello virtuoso di rinascita dopo il lockdown.

Omicidio Willy, licenza revocata alla frutteria

Il negozio deputato alla vendita di frutta e verdura nella città di Cori, alle porte di Latina, è di proprietà di Gabriele Bianchi. Per il ragazzo, assieme al fratello Marco, è stato convalidato l’arresto: entrambi e altri due coetanei si sarebbero macchiati dell’omicidio di Willy Monteiro Duarte, il 21enne capoverdiano morto di percosse nel centro di Colleferro. La frutteria era un’attività a conduzione familiare ed era stata riaperta subito dopo il lockdown. Visto come esempio di rinascita per l’intera comunità locale, il giovane Bianchi era stato anche intervistato dall’emittente regionale del Tg3. Il sindaco De Lillis, invece, ne ha revocato la licenza.

Omicidio Willy: le accuse e la difesa

Dopo circa un mese dall’apertura dell’attività, Gabriele Bianchi è in arresto a Rebibbia insieme al fratello Marco e Mario Pincarelli, mentre Francesco Belleggia, l’altro ragazzo coinvolto nella rissa fatale, potrà tornare al suo domicilio. Su tutti pende l’accusa di omicidio preterintenzionale. La vittima è Willy Monteiro Duarte, un ragazzo di 21 anni originario di Capo Verde, residente a Paliano. Secondo le testimonianze finora raccolte dagli inquirenti, i quattro sarebbero stati i fautori del violento pestaggio del giovane, quello che ne ha causato la morte.

Intanto, l’avvocato difensore dei due fratelli ha annunciato la presenza di prove che scagionerebbero i giovani dalle pesanti accuse. Davanti al Gip, i due giovani avrebbero dichiarato di “non aver toccato il giovane, ma essere intervenuti soltanto per placare un parapiglia“. Intanto, nel pomeriggio del 9 settembre è prevista l’autopsia al Policlinico di Tor Vergata.