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Filippo, il 15enne pestato a Ferragosto: "Accerchiati dalla violenza"

filippo 15enne pestato a Ferragosto

Filippo, 15enne pestato a Ferragosto, rivolgendosi ai suoi aggressori dice: "L’anima sporca si può lavare, cambiando stile di vita".

Filippo, il 15enne pestato la sera di Ferragosto sul pontile di Marina di Pietrasanta, in Versilia, da un gruppo di ragazzi già noti alle forze dell’ordine, ha raccontato dei tremendi fatti di quella notte in un’intervista al Corriere della Sera. Il ragazzo parla di “anima perduta” per i suoi aggressori aggiungendo di aver avuto molta paura di morire. L’adolescente era stato picchiato perchè scambiato per un’ altra persona che gli aggressori intendevano punire in quanto denunciato per violenza sessuale nei confronti di una ragazza loro amica.

Parla Filippo, il 15enne pestato a Ferragosto

“Mi sono alzato per tre volte – racconta Filippo – e per tre volte mi hanno gettato a terra colpendomi con pugni e calci. Sembravano impazziti, colpivano e ridevano”. A seguito del pestaggio il giovane era stato trasportato all’Ospedale di Careggi di Firenze dove era arrivato con la mandibola spappolata, su cui purtroppo rimarranno danni permanenti. “Non tornerà più come prima – racconta il giovane – apro la bocca a fatica. Continuo a non ingerire cibi troppo solidi e spesso ho dolori”.

Quanto avvenuto a Filippo ricorda nelle modalità quanto avvenuto anche Willy Monteiro Duarte, il 21enne brutalmente ucciso a Colleferro. È anche in virtù di quest’altro fatto di cronaca che l’adolescente parla della sensazione di essere “accerchiato da tutta questa violenza“. Poi davanti all’idea di incontrare di nuovo i suoi aggressori non ha dubbi, “li guarderei negli occhi a testa alta e racconterei loro tutte le sofferenza che ho dovuto subire”. Nessuna vendetta nelle parole di Filippo, ma, anzi, la speranza di salvezza per chi lo ha massacrato: “Vorrei che sappiano che l’anima sporca si può lavare, scegliendo un’altra vita”.