> > Covid, Cts: "Tamponi dai pediatri o sistema in tilt"

Covid, Cts: "Tamponi dai pediatri o sistema in tilt"

Covid

Il Cts vuole i tamponi negli studi dei pediatri, per evitare il rischio di mandare in tilt il sistema.

I bambini e i genitori sono diventati prigionieri delle lunghissime code nei drive in delle Asl, per effettuare il tampone che permette di rientrare a scuola dopo un raffreddore o qualche linea di febbre. Il sistema dei test, con il rientro a scuola, inizia ad andare in tilt e con la stagione invernale tutto potrebbe peggiorare. Quasi tutti i tamponi che riguardano l’ambiente scolastico sono risultati negativi, ma senza la certificazione non si può tornare a scuola. In questo modo, come sottolinea il Cts, si paralizza la scuola e il sistema dei tamponi e del tracciamento.

Il Cts sul sistema tamponi

Il Cts ha spiegato che è il caso che il governo prenda un serio provvedimento e la proposta è che i pediatri si prendano la responsabilità di effettuare i tamponi nel loro studio, visto che non si prendono la responsabilità di far rientrare i bambini a scuola senza il tampone. In alcune regioni hanno già scelto la soluzione dei test rapidi, che non sono però affidabili come quelli molecolari. Il Lazio punta a raccogliere l’adesione di medici di famiglia e pediatri disponibili ad effettuare questi test rapidi nel loro studio. Tenendo conto della stagione invernale, sicuramente ci saranno tanti casi di raffreddore ed influenza, ma se ogni volta bisogna fare ore di coda al drive in la situazione per le famiglie diventa molto pesante. Il Cts pensa che possa servire la responsabilità del governo anche su questo versante e tenendo conto dei falsi positivi o negativi dei test rapidi, andrebbe emanata una legge di tutela per il pediatra che firma il certificato per far rientrare il bambino a scuola.

Per il momento il governo dice che l’unico tampone accettato è quello molecolare, ma il Cts ammette che i test rapidi sono il giusto compromesso, un rischio accettabile. L’andamento del Covid non è per niente rassicurante. Il Cts ha parlato di regole da fissare in questa fase così delicata, soprattutto con l’inverno alle porte e le tante vacanze che faranno le persone, come le settimane bianche o durante le feste di Natale. Quando la pandemia è iniziata i casi sono notevolmente aumentati proprio per via delle settimane bianche. Gli impianti sciistici dovranno organizzarsi per garantire la sicurezza a tutti coloro che si concederanno una vacanza invernale. Intanto, il Cts spera si possa trovare il modo per effettuare i tamponi rapidi all’interno degli studi dei pediatri e rendere tutto più semplice per le famiglie e le scuole.