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La Vecchia: "I contagi avvengono in famiglia, scuole non c'entrano"

la vecchia contagi in famiglia

Carlo la Vecchia, epidemiologo della Statale di Milano ha parlato dei contagi, specificando come il rischio maggiore sia in famiglia.

Intervistato dopo un suo intervento alla Statale di Milano, l’epidemiologo Carlo La Vecchia, ha parlato della situazione dei contagi covid in Italia, affermando che avvengono maggiormente in famiglia più che in ambito scolastico. L’epidemiologo milanese esclude un contagio prolungato sui mezzi pubblici e invita a prestare l’attenzione agli assembramenti nei locali.

La Vecchia: “Contagi pericolosi in famiglia”

Per Carlo La Vecchia, epidemiologo della Statale di Milano, i contagi avvengono maggiormente in famiglia, mentre le scuole sarebbero i posti più protetti.

A margine del suo intervento di venerdì 16 ottobre nell’incontro con il sindaco Beppe Sala e il Prefetto Renato Saccone, l’epidemiologo è stato intervistato da Repubblica sulla situazione attuale in tema covid.

Tra le principali cause dell’aumento vertiginoso dei contagi molti propendono per il ritorno dalle ferie stive, che però La Vecchia esclude: “Contagi come coda delle ferie estive? Non credo, quella sarebbe arrivata prima. Più che altro Milano, dopo i mesi prima di lockdown e poi estivi, è tornata a ritmi simili alla normalità. E questo ha inciso“.

Rischio in famiglia, meno a scuola

Per l’epidemiologo l’ambito familiare rimane il più pericoloso, dove avviene un naturale abbassamento della guardia: “Due terzi dei contagi avvengono in ambito familiare. Tra familiari conviventi, ma penso ai parenti da cui si va in visita nel weekend, o agli amici con cui si va a cena: contatti con i quali subentra rilassatezza. Che comporta un abbassamento della guardia“.

Anche La Vecchia si mostra contrario alla didattica a distanza, perché a suo avviso la scuola oggi rappresenta il posto con meno pericolo di contagio: “Per ora i dati ci dicono che lì i contagi sono minimi. Anche per questo devo dire che l’idea della didattica a distanza sia per gli studenti delle superiori sia per gli universitari mi lascia perplesso […]. Diverso è invece il discorso per le attività extrascolastiche, come la scuola di inglese o la pallacanestro: quelli sono contesti dove il virus viaggia più facilmente“.

Terza causa di diffusione del conatgio sono i mezzi pubbluci, ma anche in questo caso l’epidemiologo della Statale scredita la tesi affermata da molti suoi colleghi e politici: “Sui mezzi pubblici in realtà il contagio non è facile avvenga: perché un soggetto possa essere esposto al Sars-Cov-2, il contatto con una persona infetta deve essere prolungato. E questo, soprattutto sui mezzi urbani, è difficile che avvenga“.

La Vecchia si mostra concorde sul problema deglia ssembramenti dei locali, le cui chiusure anticipate potrebbero avere uno scopo psicologico che sanitario: “Il problema sono gli assembramenti, è a quelli che va posto un argine. Anche se, ripeto, credo che l’impatto di chiusure anticipate per bar e locali sia soprattutto psicologico: a parer mio serve soprattutto a far prendere coscienza della gravità della situazione attuale“.