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Coprifuoco Lombardia, i dubbi sulla possibilità di rientrare a casa

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Con l'approvazione del coprifuoco in Lombardia diversi cittadini sono perplessi di fronte alla possibilità di rientro a casa prevista dall'ordinanza.

A partire dalla giornata di giovedì 22 ottobre in Lombardia scatterà il coprifuoco approvato dal presidente della regione Attilio Fontana, e deciso in accordo con i sindaci dei capoluoghi di provincia alla luce dell’incremento dei contagi degli ultimi giorni. Una misura volta contrastare la diffusione del coronavirus ma che ha scatenato numerosi malumori sia tra la popolazione che tra gli addetti del settore della ristorazione, costretti ad anticipare la chiusura dei loro locali con conseguente perdita di introiti. A generare ulteriori perplessità inoltre vi è un paragrafo contenuto nell’articolo 1 dell’ordinanza, in cui viene consentito il rientro presso il proprio domicilio in maniera però non esattamente chiara.

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Coprifuoco Lombardia, dubbi sul rientro a casa

I principali dubbi dei cittadini risiedono infatti sull’eventuale possibilità di poter rientrare a casa anche dopo le 23 se ci si reca ad esempio a casa di amici prima che scatti il coprifuoco. Una circostanza che non è chiaramente specificata all’interno dell’ordinanza regionale e che rischia di generare non poca confusione anche da parte degli agenti delle forze dell’ordine, nel caso questi si trovino a dover fermare una persona sorpresa in strada oltre l’orario prestabilito.

Tra le ipotesi che stanno circolando in queste ore infatti vi è anche quella per cui i militari potrebbero semplicemente incrociare i dati forniti dal cittadino durante un eventuale controllo (vale a dire quelli scritti sull’autocertificazione più possibili dichiarazioni fatte a voce) e stabilire con piena discrezionalità quando sanzionare e quando no, ma in ogni caso rimarrebbe comunque il dubbio sull’effettiva interpretazione dell’articolo, che sul finale recita testualmente: “È in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza”.