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Bologna, festa in casa con 23 studenti: vicini chiamano polizia

Bologna festa in casa

23 studenti hanno partecipato ad una festa in casa, interrotta dall'arrivo della polizia che è stata allertata dai vicini.

Le regole del nuovo Dpcm, firmato da Giuseppe Conte, sono molto rigide, ma anche necessarie per riuscire a contenere la diffusione significativa del Coronavirus. I contagi sono in continuo aumento e il rispetto di queste nuove restrizioni potrebbe far evitare un secondo lockdown. Non tutti, però, rispettano le norme in vigore.

Festa in casa a Bologna

Iniziano ad arrivare numerose segnalazioni di persone che si rendono conto che negli appartamenti vicini sono presenti tante persone. Questo è ciò che è accaduto a Bologna, dove è stata organizzata una festa in un appartamento, a cui hanno partecipato 23 persone. Si tratta di studenti spagnoli con un’età compresa tra i 20 e i 24 anni. Una festa organizzata andando contro le regole, visto che è sconsigliato far entrare in casa persone non conviventi, che è stata interrotta dalle segnalazioni dei vicini di casa. Tutte le telefonate alla polizia sono arrivate da un condominio di Via Mazzini a Bologna, circa all’una e mezza di notte.

Gli agenti, una volta arrivati sul posto, hanno intercettato uno degli inquilini presenti nell’appartamento, che ha fornito delle generalità false e proprio per questo è stato denunciato. Quando la polizia è entrata in casa ha scoperto che erano presenti molti altri giovani, più precisamente 23. Tutti sono stati multati per aver violato le misure per contenere i contagi da coronavirus e denunciati per il disturbo della quiete e delle occupazioni delle persone. Nell’appartamento vivono quattro ragazzi, che sono stati denunciati anche per ricettazione. Gli agenti hanno trovato un carrello della spesa con la catena tagliata.