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Scuola, De Masi: "Ascoltiamo i virologi, non se n'è mai occupato nessuno"

Scuola De Masi

Per il sociologo De Masi la salute deve essere il primo bene da tutelare: è quindi favorevole alla scuola a distanza.

Il sociologo Domenico De Masi è intervenuto sulla chiusura degli istituti superiori sostenendo che in un momento del genere sia fondamentale tutelare la salute e seguire i consigli dei virologi sulla scuola.

De Masi sulla scuola

Intervistato da Leggo l’esperto ha infatti stilato la sua personale classifica delle priorità da tutelate: “al primo posto c’è la salute, poi la democrazia che mi auguro si studi a scuola e infine l’economia“. Quanto al conto da pagare per la sospensione della didattica in presenza, De Masi ha affermato di temere di più il numero dei morti per coronavirus.

Anche perché, ha aggiunto, “la scuola si perde per tanti motivi“. Ha quindi citato l’esempio delle manifestazioni e delle occupazioni studentesche degli anni Settanta e Ottanta che facevano perdere agli studenti mesi di scuola. Eppure nessuno diceva nulla. “Ora, con una pandemia, vogliamo la didattica in presenza di cui peraltro non si è mai occupato nessuno“, ha ribadito.

Per il momento non è comunque ancora noto quali scuole chiuderanno, dato che le nuove restrizioni non riguarderanno uniformemente il territorio nazionale ma saranno modulate in base al rischio di ogni singola regione. In ogni caso anche nelle zone più critiche dovrebbero rimanere aperte le scuole elementari e forse il primo anno di medie. Per gli studenti delle superiori dovrebbe invece scattare la didattica da remoto, già in vigore in alcune regioni come Basilicata e Puglia. Maggiori certezze arriveranno nella serata di martedì 3 novembre dopo la firma del decreto.