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Emergenza a Milano, Galli: "Vicini a situazione disperata"

Massimo Galli

La preoccupazione del primario dell'ospedale Sacco di Milano.

La situazione in Italia è molto allarmante, a causa della seconda ondata di Coronavirus. Inizialmente, a settembre, le regioni più colpite erano Campania e Lazio, ma ora l‘emergenza più forte è di nuovo in Lombardia, che è la regione più colpita, tanto da ritornare ai livelli di marzo. A lanciare l’allarme è Massimo Galli, primario dell’Ospedale Sacco e professore ordinario di Malattie Infettive all’Università Statale di Milano.

Emergenza a Milano

A Milano vediamo esattamente la stessa situazione che vedevamo a marzo. Al Sacco abbiamo già riconvertito tutto e, su 300 ricoverati Covid, abbiamo 19 intubati e 47 con il casco: abbiamo riempito tutto quello che avevamo ulteriormente aperto” ha spiegato Massimo Galli, che ha aggiunto che l’Italia è vicina ad una situazione disperata. “Mi sono trovato d’accordo con il presidente della Regione Campania De Luca che ha capito prima di altri come stavano andando le cose” ha aggiunto Galli, dopo le critiche ricevute dal governatore della Campania. Il professore è intervenuto anche sul dibattito relativo al rischio di contagio nelle scuole, sottolineando che in questo momento non ci sono luoghi sicuri.

Non si può che affermare che le scuole non possono esser considerate, al di là delle dichiarazioni politiche, dei luoghi sicuri, non ci sono in questo momento, in questo paese, luoghi sicuri. Sui trasporti si è perso tempo. Nonostante tutti gli sforzi fatti per la scuola, resta il rischio per tutto quello che viene prima, dopo e talvolta durante, perché il distanziamento completo non lo riesci a ottenere” ha spiegato Galli, aggiungendo che hanno perso davvero troppo tempo in questi mesi per riuscire ad affrontare meglio la seconda ondata. La Lombardia ha registrato 7.339 casi in 24 ore, a fronte di 42.684 tamponi. 3.211 casi riguardano Milano e le terapie intensive sono sempre più al limite.