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Terapie intensive, Campania in affanno: "Non abbiamo tregua"

Terapie intensive, lombardia verso la zona gialla

Diversi ospedali hanno esaurito le terapie intensive e i posti disponibili sono solo settanta: la difficile situazione in Campania.

La seconda ondata di contagi sta facendo andare sempre più in affanno gli ospedali della Campania, alle prese con ricoveri in degenza e in Rianimazione: stando all’ultimo bollettino del 5 novembre la regione ha soltanto una settantina di terapie intensive libere. Su 243 posti disponibili sono infatti 174 quelli occupati.

Terapie intensive in Campania

Se si contano però anche le unità intensive che servono per far funzionare le chirurgie, i trapianti e i Pronto Soccorso, esse arrivano a quota 590. Una cifra che ha permesso alla Campania di essere considerata zona gialla perché la percentuale di posti occupati è inferiore a quella del 30% fissata dall’Istituto Superiore di Sanità.

Ma osservando la situazione da vicino, gli ospedali sono sotto pressione e rischiano il collasso. Al Cotugno di Napoli per esempio su 32 terapie intensive sono soltanto 2 quelle libere. Contando che in un malato vi può rimanere anche quattro settimane, rischiano di esaurirsi nel breve termine. Anche il Policlinico, che conta 20 postazioni, ne ha libere soltanto 2. Questo quanto raccontano i medici: “Una seconda ondata che non ci aspettavamo così. Non abbiamo un attimo di tregua. Siamo sotto pressione“.

Una situazione confermata dai numeri. All’ospedale del Mare sono soltanto 4 i posti liberi su 16 mentre ad Adriano Irpino sono tutti occupati. Semaforo rosso anche per Salerno: piene tutte le unità intensive sia al Da Procida che al Ruggi, ma con riserve attuabili da altri reparti se necessario. Per ovviare a questa situazione si sta lavorando a mettere in piedi nuove postazioni: 55 solo a Napoli est, per attivare l’azienda sanitaria sta cercando personale.