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Arcuri: "Situazione critica ma la curva dei contagi cresce sempre meno"

Domenico Arcuri

La curva dei contagi cresce sempre meno e iniziano a vedersi i primi segnali delle restrizioni: lo ha affermato il commissario Arcuri.

Il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri ha affermato che la curva dei contagi da coronavirus continua a crescere ma in maniera sempre meno imponente: la situazione, ha spiegato, rimane critica ma non fuori controllo.

Arcuri sulla curva dei contagi

Intervenuto durante la trasmissione Che tempo che fa su Rai Tre, Arcuri ha spiegato che quattro domeniche prima i contagi crescevano del 114% rispetto alla precedente. La settimana dopo dell’80%, quella dopo ancora del 60% e domenica 8 novembre dell’11%. Infine il 15 novembre la crescita è stata del 4%. Ciò vuol dire che “la curva di crescita un mese fa si raddoppiava e oggi cresce di alcune decine di volte in meno“, ha sottolineato.

Si tratta di un iniziale ma chiaro segnale dell’efficacia dei provvedimenti restrittivi messi in campo dal governo, come già evidenziato da Franco Locatelli il giorno prima. Il commissario straordinario, a cui è stata affidata la redazione del piano per la distribuzione del vaccino, è anche intervenuto sul ritardo nell’allestire i Covid hotel che avrebbero permesso un allentamento della pressione sugli ospedali. Molti pazienti positivi avrebbero infatti potuto ricevere adeguate cure domiciliari anche senza ricorrere ad un ricovero.

La maggioranza delle Regioni non li ha allestiti forse perché non si aspettava questa recrudescenza del virus“, ha rilevato. D’altra parte, ha continuato, non era nemmeno possibile chiedere di rimettere al massimo dell’efficienza in sei mesi un servizio sanitario nazionale ma trattato nei 20/30 anni precedenti. “Facciamo tutti uno sforzo straordinario, nei limiti di tempo e spazio che ci sono concessi“, ha concluso Arcuri.