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Piemonte, la caccia è "stato di necessità": via libera anche fuori dal proprio Comune

caccia

La scelta del Piemonte di autorizzare la caccia anche fuori dal proprio Comune, nonostante le norme anti-Covid, ha generato numerose polemiche.

Le norme anti-Covid non fermano la caccia in Piemonte. La Regione ha infatti precisato che abbattere la fauna selvatica è uno “stato di necessità”. Per questa ragione sarà possibile farlo anche al di fuori del proprio Comune, nonostante ci si trovi in zona arancione, e persino nel giorno di Santo Stefano, quando nel resto d’Italia gli spostamenti saranno fortemente limitati ed in tanti non potranno neanche ricongiungersi con le proprie famiglie. La decisione ha creato numerose polemiche.

Via libera alla caccia

La Regione Piemonte, attraverso una nota inviata alle prefetture, alle province e ai comprensori faunistici, ha dato il via libera alla caccia. Si tratta di un chiarimento rispetto ai provvedimenti nazionali contro il Covid-19, in cui si spiega che “fermo restando lo svolgimento delle attività di contenimento e controllo faunistico, si considera “stato di necessità” lo svolgimento dell’attività venatoria al di fuori del Comune di residenza o abitazione al fine di limitare i danni alle colture, nonché mitigare il potenziale pericolo per la pubblica sicurezza e per conseguire l’equilibrio faunistico venatorio“. Resta però l’obbligo di rispettare le norme utili ad evitare la diffusione del virus, quindi di indossare la mascherina e mantenere la distanza di sicurezza.

In Piemonte si potrà cacciare persino durante le feste, ad eccezione che nei giorni di Natale e Capodanno. Non perché le leggi contro il Covid-19 lo vietino, bensì soltanto perché tali feste cadono di venerdì. Si tratta infatti di un giorno, come il martedì, di “silenzio venatorio”.

La polemica

In molti, tra cui i vertici dell’associazione di agricoltori, hanno apprezzato il provvedimento. Tanti altri, tuttavia, sono stati critici, tanto da fare scoppiare la polemica. 

Come se i cacciatori fossero medici e infermieri, la Regione Piemonte concede alle doppiette una deroga alle limitazioni di spostamento fra Comuni. La caccia alla fauna selvatica è dunque una priorità superiore alla salute pubblica. (…) Mi pare che esistano ben altre categorie o situazioni meritevoli di deroga. La caccia può aspettare“, ha detto Mario Salizzoni, vicepresidente Pd del Consiglio regionale –