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Donna uccide il cugino a martellate, poi finge un malore della vittima

carabinieri piacenza montella

Al culmine di una lite familiare, una donna di 61 anni ha ucciso a martellate il cugino 73enne che viveva assieme a lei in provincia di Bergamo.

Tragedia a Pedrengo, in provincia di Bergamo, dove nella notte tra il 20 e il 21 dicembre una donna di 61 anni ha ucciso a martellate il cugino 73enne con il quale condivideva l’abitazione. Secondo le prime ricostruzioni delle forze dell’ordine, l’omicidio sarebbe avvenuto al culmine di una lite familiare e sarebbe stata la stessa donna, di professione impiegata e successivamente arrestata, ad allertare i soccorritori del 118 affermando che l’anziano parente aveva appena avuto un malore. Una dichiarazione poi smentita dalle analisi svolte in seguito.

Donna uccide il cugino a martellate

L’accaduto avrebbe avuto inizio intorno alle 23:30 di domenica, quando i soccorritori del 118 sono giunti nell’abitazione di via Camozzi dove risiedevano la donna e il cugino, ex professore in pensione. Chiamati per assistere un uomo colto da malore, nel constatarne la morte avvenuta poco dopo gli uomini dell’ambulanza si sono resi tuttavia conto che in realtà l’anziano portava sul suo corpo i segni di una violenta lite.

A quel punto sono intervenuti sul posto gli agenti della compagnia dei Carabinieri di Bergamo, i quali hanno effettuato i rilievi del caso nel tentativo di ricostruire l dinamica che ha portato alla morte dell’uomo. Stando a quanto ricostruito dagli agenti, al culmine di un diverbio la donna avrebbe colpito ripetutamente il cugino con un corpo contundente – probabilmente un martello – causandogli ferite tali che ne hanno poi provocato la morte all’arrivo dei soccorritori. Al temine degli accertamenti, la 61enne è stata arrestata e trasferita nella casa circondariale di Bergamo.