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Viterbo, 89enne in chiesa senza mascherina riceve multa di 400 euro

Multa

Un’anziana 89enne ha ricevuto una multa di 400 euro per aver violato le norme anti-contagio, entrando in chiesa senza indossare la mascherina.

Viterbo, un’anziana di 89 anni è entrata in chiesa violando l’obbligo previsto a livello nazionale di indossare la mascherina, per limitare la diffusione dei contagi da coronavirus. Il gesto della donna è stato punito con una multa del valore di 400 euro.

Viterbo, multa per 89enne in chiesa senza mascherina

Domenica 20 dicembre, la celebrazione della messa svolta in una chiesa situata in prossimità della frazione di Viterbo nota come Grotte Santo Stefano si è contraddistinta per la presenza dei carabinieri. Le forze dell’ordine, infatti, sono intervenute per sanzionare una violazione delle norme anti-contagio imposte su tutto il territorio italiano. Tale violazione è stata attuata da una 89enne che ha deciso di partecipare alla messa senza indossare la mascherina. La multa verbalizzata dagli agenti corrisponde alla cifra di 400 euro.

Il rifiuto delle norme anti-contagio da parte dell’anziana

Secondo le dichiarazioni del parroco, la donna protagonista della vicenda è un’assidua frequentatrice della chiesa che si è sempre caparbiamente rifiutata di utilizzare i dispositivi medici indicati dal governo, finalizzati a contenere la circolazione del Covid. Un simile atteggiamento era stato più volte ammonito sia dal religioso che dalle forze dell’ordine e segnalato anche ai familiari dell’89enne, senza però sortire alcun effetto.

Nel corso dell’ultima celebrazione domenicale, pertanto, dopo l’ennesima opposizione da parte dell’anziana a conformarsi alle norme anti-coronavirus, il parroco ha deciso di contattare i carabinieri che si sono rapidamente recati sul posto. La donna ha ripetuto insistentemente di non poter indossare la mascherina avendo dimenticato di portarla con sé: tale giustificazione, più volte addotta dalla ribelle parrocchiana, è stata accolta dalla verbalizzazione della sanzione di 400 euro rilasciata dagli agenti e dal caloroso invito a lasciare il luogo di culto per tornare presso il proprio domicilio.

Rischio focolaio in chiesa

L’azione svolta congiuntamente dal prete e dai carabinieri deve fungere da esempio e scoraggiare comportamenti sconvenienti, affini a quelli adottati dall’anziana, da parte di altri fedeli. Il rifiuto di attenersi alle norme governative, infatti, potrebbe favorire la trasmissione del virus dando origine a un pericoloso focolaio che affliggerebbe considerevolmente la comunità di Grotte Santo Stefano.