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Chirurgo del Cotugno: "Spettava a me il vaccino di De Luca"

Chirurgo vaccino De Luca

Chirurgo del Cotugno di Napoli: "La dose di vaccino di De Luca spettava a me e ai miei colleghi".

La scelta del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, di sottoporsi al vaccino nel v-day del 27 dicembre pur non avendone diritto in quanto non appartenente alla categoria medico infermieristica, ha destato molte polemiche. Il suo voleva essere un messaggio per convincere anche i più resti a sottoporsi alla vaccinazione, ma si è trasformato in un esempio di privilegi della politica. O almeno è questo il principale messaggio che ne è venuto fuori. La dose di De Luca, stando a quanto riportato da Il Mattino, sarebbe spettata ad un chirurgo dell’ospedale Cotugno di Napoli, Luigi Ricciardelli, 51 anni.

Chirurgo: “Era mio il vaccino di De Luca”

Il medico accusa il governatore della Campania di aver saltato le priorità previste dal piano di vaccinazione: “La dose – dice Ricciardelli – doveva essere mia o di un altro collega in fila o di un infermiere che lavora in prima linea, non ne faccio una questione personale”. “De Luca – continuo il chirurgo del Cotugno – ha una personalità forte. La sua adesione alla campagna può essere un segnale: ma a chi ha dato l’esempio, in questo caso? A medici e infermieri?“. Il medico critica dunque il presidente non tanto per il gesto, quanto per la tempistica ritenuta quanto mai sbagliata.

È lo stesso Ricciardelli a denunciare poi un altro aspetto fin qui non emerso, ovvero che, oltre a De Luca, anche altri dipendenti e dirigenti amministrativi si sarebbero sottoposti al vaccino prima degli operatori sanitari. “Sono arrivato alle 11 – dice il chirurgo – e rimasto fino alle 13: ne ho contati 4 o 5. Sia chiaro: anche loro hanno diritto alla fiala, al secondo giro a mio avviso, in quanto non hanno contatti diretti con gli ammalati”. Una questione sulla quale lo stesso medico intende far chiarezza sfruttando anche il proprio ruolo di segretario aziendale di Fesmed, la federazione dei medici dirigenti: “Ho intenzione – ha affermato – di scrivere una nota ai vertici ospedalieri”.