Il Comitato tecnico scientifico delle Regione Sicilia si è espresso e ha chiesto al presidente del territorio, Nello Musumeci, di optare per una zona rossa di almeno 3 settimane. Ancora troppi i nuovi casi covid, con un trend che purtroppo tende alla crescita. Nella sola giornata di ieri, 7 gennaio, i positivi in più in Sicilia sono stati 1.435 su 8.572 tamponi effettuati, con un tasso di positività alto e parti a 16,7% (il giorno prima era al 17,3%). Musumeci dalla sua prende tempo e aspetta di capire anche cosa accadrà a livello nazionale: il crocevia in tal senso è l’odierna valutazione dell’Iss che andrà a ristabilire i colori di tutte le regioni a seguito del periodo natalizio con regole uguali in tutta Italia.
Siamo ancora riuniti per decidere misure restrittive per la crescita dei contagi del #Coronavirus, per le scuole rimarranno in vigore ancora le misure correnti.#Sicilia #governoMusumeci #CoronavirusSicilia #CoronavirusItalia #Covid19 #Covid19Italia @Regione_Sicilia pic.twitter.com/gcFZLaO3rg
— Nello Musumeci (@Musumeci_Staff) January 7, 2021
Cts della Sicilia chiede la zona rossa
Grande attenzione nella scelte dell’Iss per l’assegnazione delle fasce di rischio dei territori, è rappresentata dall’indice Rt, le cui soglie minime sono state modificate al ribasso. Si resta in zona gialla quanto l’Rt è sotto quota 1, quando è pari o superiore ad 1 c’è il passaggio ad arancione, fino alla zona rossa che scatta con Rt a 1,25.
🔴 #CoronavirusSicilia (7 gennaio 2021) – https://t.co/cfODmLplEG#Sicilia #Coronavirus #CoronavirusItalia #Covid19 #Covid19Italia pic.twitter.com/Bl7fq74M4C
— Regione Siciliana (@Regione_Sicilia) January 7, 2021
Al momento si prevede un’Italia a prevalenza arancione, con 3 regioni, vale a dire Lombardia, Veneto e Sicilia che potrebbero finire in zona rossa.